“Muggia in musica” quando la chiesa si trasforma in palco
yyDomani apertura mensile del Museo delle "Lavandere" di San Giacomo con foto e documenti storici dei primi anni del 900. Il visitatore potrà scoprire oltre alle antiche vasche videro tante braccia di donne impegnate nel faticoso lavoro di lavandaie, anche numerose foto della città risalenti al 1950 pubblicate dalla rivista "Life" Una mostra fotografica fatta con grande impegno dai volontari scout dell'Amis che hanno fatto una ricerca accurata, ma sorretta con tante puntine da disegno perché "se se vol se pol" fare le cose con materiali poveri. Continua la ricerca di materiali e testimonianze di ogni genere (notizie, foto, curiosità, aneddoti) riguardanti gli antichi lavatoi per migliorare l'allestimento del museo etnografico dell'Antico Lavatoio di San Giacomo (040225562).di Gianfranco Terzoli A maggio, si ascolterà musica a perdifiato nelle chiese di Muggia. Torna da oggi, con tre nuovi concerti, la consolidata rassegna concertistica di musica da camera che si caratterizza per avere per teatro le piccole e suggestive chiese muggesane. Dedicata quest'anno agli strumenti a fiato, la 18.a edizione di "Muggia in Musica - itinerari musicali tra storia, arte a musica", organizzata dall'associazione Serenade Ensemble con la collaborazione del Comune di Muggia, prevede tre appuntamenti a ingresso libero tutti con inizio alle 20.30, il primo dei quali si terrà stasera nella basilica di Muggia Vecchia. A esibirsi nel concerto inaugurale saranno l'ensemble di clarinetti della Scuola di musica "Luigi Mauro" - Banda Cittadina di Muggia diretta da Cristiano Velicogna e il quartetto di flauti "Bora" (Paula Bencic, Claudia Martorel, Edoardo Milani e Carlo Venier) che eseguirà musiche di Albinoni, Fasch, Grieg, Lubashevsky, Cohen, Debois. Nella seconda serata, in programma venerdì 15 maggio nella chiesa di San Francesco, si esibiranno l'Alpe Adria Consort e il Coro Città di Trieste. Nell'occasione, i fiati saranno affiancati dal coro "Città di Trieste": le due formazioni, sotto la direzione di Stefano Lapel, proporranno composizioni di Haendel, Purcell, Mendelssohn e una selezione dalla Deutsche Messe di Schubert. L'ultima serata, ospitata venerdì 22 maggio nella chiesa di San Rocco, sarà dedicata a Ludwig van Beethoven e vedrà anche l'esecuzione di una prima assoluta. Si potranno ascoltare gli adattamenti storici (risalenti al primo Ottocento) per nove fiati della Ouverture da Egmont e - in prima per Trieste - la Settima Sinfonia eseguiti dalla Serenade Ensemble. Il concerto conclusivo sarà preceduto, alle 18, da un praeludium storiografico con visita guidata al Museo Beethoveniano di Muggia. L'associazione Serenade Ensemble, che nel 2012 ha compiuto 25 anni di attività, in poco più di un quarto di secolo ha sostenuto oltre 500 concerti in Italia e all'estero, con complessi di solo fiati o con piano, archi, voce e percussioni, e spaziato dalle musiche del ‘700 a quelle dei giorni nostri. Altre informazioni sul sito www.muggiamusica.org. ©RIPRODUZIONE RISERVATA