Il Carnevale dichiara guerra al Comune

La lastra di calcare, in quanto materiale da costruzione, conferisce alla costa adriatica orientale molto del suo carattere comune. Oggigiorno, per evitare un uso improprio della pietra da costruzione e il danneggiamento o distruzione di siti e di elementi architettonici caratteristici di pietra, è necessario fornire delle chiare linee guida agli operatori nel campo della pianificazione territoriale, dell'urbanistica, dell'edilizia e della conservazione del patrimonio naturale e culturale. Il progetto RoofOfRock (www.roofofrock.eu) co-finanziato dal Programma 2007 - 2013 Adriatic Ipa Cbc, che vede coinvolti come partner italiani di progetto anche il Comune di San Dorligo della Valle/Dolina e il Dipartimento di Scienze geologiche dell'Università di Trieste, ha come obiettivo la definizione di una piattaforma comune per l'uso sostenibile, la conservazione e promozione della lastra di calcare, nonché l'impostazione di linee guida utili per una gestione sostenibile della pietra calcarea lungo la costa adriatica. Il progetto RoofOfRock e le attività portate avanti dal Comune di San Dorligo nell'ambito dello stesso saranno presentati oggi alle 10.30 nella sala Consiglio del Comune di San Dorligo stesso.di Riccardo Tosques wMUGGIA «Visto che l'assessore Longo ha deciso di fare una campagna personale contro qualsiasi cosa si muova a Muggia, sappia che siamo pronti a bloccare il Carnevale». Il Piano acustico approvato pochi giorni fa in Consiglio comunale, ma soprattutto le relative parole contro i "fracassoni" da parte dell'assessore all'Ambiente Fabio Longo, hanno suscitato l'immediata ira del presidente dell'Associazione delle Compagnie del Carnevale muggesano Mario Vascotto. «Sono sconcertato non tanto dalle scelte fatte in Consiglio comunale, visto che pare fosse una cosa "dovuta per legge", ma dalle dichiarazioni, quantomeno "forti" dell'assessore Longo, che ha deciso, nella sua battaglia, prima come cittadino poi come assessore, di fare una campagna personale contro qualsiasi cosa si muova a Muggia. Beh, noi non rimarremo impassibili», tuona Vascotto. Sotto accusa in particolare l'affermazione che «il diritto al divertimento non può prevalere sul diritto al riposo». Il presidente dell'Associazione delle Compagnie del Carnevale replica: «Io invece sostengo che il diritto della città al turismo e all'indotto che questo porta, non può portare alcuni muggesani, Longo compreso, a negare alla città la sua vocazione». Vascotto si interroga poi sull'effettivo numero di residenti del centro storico e di alcuni borghi e frazioni più periferici che hanno espresso disagi. «Sarebbe molto interessante fare un sondaggio su quanti cittadini si sono rivolti a Longo quando disponibile in assessorato: due o tre credo sia il numero più corretto. E tutti i muggesani li conoscono quei due o tre che, immancabilmente, un minuto dopo la fine dell'ordinanza del Carnevale, spappolano i maroni alle forze dell'ordine per farle intervenire». Il presidente non ha dubbi e rivolge una (contro)sfida all'esponente della giunta Nesladek: «Assessore Longo, lei è deciso a dare battaglia? Bene, troverà nell'associazione di cui io temporaneamente sono il presidente pane per i suoi "sensibili" denti. Vuole affossare le manifestazioni estive ed invernali che danno da vivere ai suoi cittadini? Bene assessore Longo, lo faccia, o non sarà forse, data la mia piccola esperienza politica, lei non voglia spingere questa sua crociata per far approvare il suo regolamento a difesa di tre cittadini tre per dire anch'io ho fatto qualche cosa, come merce di scambio per il suo voto sul Prgc? Il gobbo diceva "a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci s'azzecca"». Da qui l'ultima presa di posizione: «Siamo pronti a bloccare qualsiasi manifestazione se non avremo delle certezze e se il regolamento che l'assessore Longo vuol fare non sarà approvato anche dalle altre associazioni che danno tanto alla cittadina». Pronta la replica dell'esponente ambientalista della giunta Nesladek: «Sono centinaia e centinaia le persone residenti nel centro storico, nei borghi e nelle frazioni comunali che hanno sottoscritto la loro contrarietà al disturbo della quiete pubblica, non siamo quindi come sostiene Vascotto davanti al singolo». Riguardo alle affermazioni sul regolamento del rumore da utilizzare come ipotetica "merce di scambio" con il Piano regolatore comunale, Longo puntualizza: «Il sottoscritto non è persona da fare scambi di alcun genere. Quando si tratta di tutelare l'interesse pubblico per me non ci sono compromessi di sorta e infatti non ho alcuna intenzione di scambiare nulla, bensì ho la ferma intenzione di ottenere entrambi i risultati. Mi impegnerò fermamente – prosegue Longo - per far approvare il Regolamento acustico comunale che contenga orari, limiti al rumore e sanzioni per garantire il rispetto del vivere civile, ma ho l'altrettanto ferma intenzione di votare l'approvazione di un Piano regolatore comunale con il quale si tolgano dal vecchio Piano le contraddizioni, per esempio quelle che riconoscono zone di pregio ambientale e contestualmente destinano le stesse a interventi edificatori speculativi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA