L’inarrestabile emorragia di goriziani
di Francesco Fain wGORIZIA Se Atene piange, Sparta non ride. Gorizia continua inesorabilmente a rimpicciolirsi. Ma anche Nova Gorica perde residenti. Verrebbe da dire: anche la demografia ha abbattuto i confini. Al 31 dicembre 2014 a Gorizia risultavano essere iscritte all'Anagrafe 35.114 persone. Ormai ci stiamo avvicinando a quota 35mila. In dodici mesi i residenti sono calati di 233 unità. Prendendo la calcolatrice e facendo una banale divisione si scopre che ogni mese se ne vanno da Gorizia 20 persone. Non c'è niente da fare: la città si sta rimpicciolendo sempre più. E secondo il principio dei vasi comunicanti a beneficiarne sono i paesi limitrofi che, in diversi casi, hanno registrato una crescita. E Nova Gorica: gli abitanti sono al 31 dicembre scorso 31.773, contro i 31.992 di dodici mesi prima. La città ha ricominciato a svuotarsi, vuoi perché le nascite (che avvengono con frequenza sempre minore come testimoniato concretamente anche dalla vicenda della dolorosa chiusura del reparto materno-infantile) non riescono minimamente a compensare i decessi, vuoi perché i giovani sono costretti a fare "armi e bagagli" perché le possibilità di lavoro non ci sono o sono ridotte al lumicino. Qualcuno mette in campo le tante occasioni mancate (vedi scuola della Guardia di finanza). Tutti, indistintamente, parlano di "fuga dei giovani", determinata dalla mancanza di prospettive e di posti di lavoro adeguati. Ma c'è anche un'altra spiegazione per motivare il decremento demografico evidenziatosi soprattutto degli ultimi anni: la scomparsa della Zona franca. Sì, le agevolazioni e il prezzo ridotto della benzina avevano anche determinato un vero e proprio boom di residenze fittizie (difficile, se non impossibile quantificarle): residenze che servivano per ottenere il beneficio, poi magari la persona abitava da tutt'altra parte. Quando le agevolazioni sono finite, è venuta meno anche la necessità della residenza: ergo, la popolazione è calata. Illuminanti sono le statistiche contenute nel sito web del Comune di Gorizia: elaborazioni effettuate dall'ufficio statistica su dati del gestionale anagrafico AscotWeb di Insiel. Ebbene: in città risultano essere 35.114 residenti: di questi la maggior parte sono femmine (18.260) mentre i restanti 16.854 sono maschi. Nel 2013 (sempre al 31 dicembre) si registrarono 35.347 abitanti. Se poi andiamo a ritroso e allarghiamo temporalmente l'analisi, si scopre che in 7 anni Gorizia ha visto "svanire" quasi 1.000 abitanti. Nel 2007, infatti, erano iscritte all'Anagrafe del Comune di Gorizia 36.106 persone contro le 35.114 di oggi. Addirittura impietoso il confronto con il dato relativo al 1970. Allora, la città contava qualcosa come 43.918 residenti. Come a dire che in 52 anni la città ha perso quasi 9.000 abitanti, si è ridotta di un quinto. Dieci anni dopo (era il 1980) Gorizia ha iniziato a registrare un calo demografico, pur restando ampiamente al di sopra di quella che potremmo definire la «soglia psicologica» dei 40mila abitanti: ne assommava infatti 42.532. Ma la variazione più vistosa si è registrata fra il 1986 e il 1987: in quei dodici mesi il capoluogo di provincia è sceso a 39.839 residenti. Proseguendo: nel 1990 ha toccato quota 39.008, nel 2000 la popolazione è diminuita ulteriormente a 37.072 abitanti. E passiamo ai giorni nostri: al 31 dicembre del 2012 la città contava 35.545 abitanti. L'anno successivo la somma è scesa a 35.347 unità mentre il 2014 ha chiuso fissando "quota" 35.114. Il 2013 è stato, invece, il vero annus horribilis per quanto riguarda le nascite: globalmente sono state 257 (nello specifico, 140 maschietti e 117 rappresentanti del gentil sesso). Un numero che non è riuscito minimamente a compensare il totale dei decessi che sono stati, nel corso del 2013, 500 tondi tondi: 306 femmine e 194 maschi. Pertanto, il saldo naturale si è chiuso con un "-243" che compromette l'esito del bilancio demografico nella sua interezza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA