Al Coroneo il re delle truffe on line

Si trova rinchiuso in una cella del carcere triesitno del Coroneo Carlo Rao, 36 anni, monfalconese, conosciuto come il "re delle truffe on line" che per anni ha frodato migliaia di persone, in Italia e non solo, facendo sfoggio di una fantasia e un'abilità fuori dal comune nell'inventare nuove esche e nuove strategie su internet. L'altra mattina è stato estradato dalla Slovenia e preso in consegna al valico di Fernetti dagli agenti della polizia di Frontiera. Rao era destinatario di un mandato d'arresto europeo emesso dalla procura generale presso la Corte d'Appello di Roma dopo un'interminabile serie di condanne. Deve scontare ventisette anni, otto mesi e ventitré giorni di reclusione. Era stato arrestato a Lubiana nello scorso mese di maggio grazie alle informazioni fornite dai poliziotti della mobile di Gorizia ai colleghi sloveni. Era destinatario di un ordine di cattura internazionale. È diventato famoso per i suoi raggiri raffinati. Prodotti tecnologici di ultima generazione o appartamenti in località turistiche e alla moda che fossero, destinati agli incauti utenti della rete. È riuscito a vendere di tutto e ha fatto impazzire le procure di mezza Italia. Nel 2008 i suoi precedenti penali riempivano 25 pagine. Contro di lui allora era stato presentato un migliaio di denunce. Nell'agosto del 2009 era stato arrestato in Francia. A Tolone si faceva passare per l'immobiliarista Andreas van der Helde. A smascherarlo era stato un servizio televisivo della trasmissione Matrix. In quell'occasione, a riconoscerlo era stata una sua ex che raccontò alla polizia d'essere stata tenuta in ostaggio per quattro giorni in un appartamento di Roma. Le forze dell'ordine lo trovarono in Francia, ricostruendo uno dopo l'altro i suoi inganni. A Tolone Rao si spacciava per una delle sue vittime a cui aveva rubato l'identità. La prima volta che si era fatto passare per un'altra persona era stato nel 2004, quando, a Padova rubò la patente al proprio compagno d'appartamento. Oltre alle accuse legate alle truffe, si aggiunsero quella legata al possesso di documenti falsi e quella legata al sequestro di persona. Venne estradato nel febbraio 2010. All'aeroporto di Fiumicino ad attenderlo c'erano due ordini di custodia: quello spiccato dalla Procura di Roma che aveva portato all'arresto e quello della Procura di Palermo che lo aveva già condannato in via definitiva per una delle sue tante truffe. Non potendo provare la località dove erano avveniti i raggiri, per competenza territoriale a giudicare Rao - che risulta residente a Monfalcone - è stato incaricato il Tribunale di Gorizia dove nel marzo del 2010 era iniziato il primo processo a suo carico. Dinanzi al giudice monocratico Matteo Trotta sfilarono testimoni e vittime del truffatore infornatico provenienti da tutta Italia. Secondo il capo di imputazione aveva affittato via web, a una trentina di clienti, appartamenti in varie località turistiche d'Italia e d'Europa tra cui Firenze, Formentera e Vienna, appartamenti di cui Rao non aveva ovviamente la disponibilità. Questo non gli aveva però impedito di incassare quantomeno la caparra prima di sparire nel nulla. (c.b.)