Partita tedesca per Hera: punta alla rete italiana E.on
TRIESTE Il gruppo Hera è ufficialmente in corsa per assicurarsi parte degli asset che la tedesca E.on ha messo in vendita in Italia. La multiutility bolognese ha presentato la sua offerta vincolante per rilevare la parte dei clienti che il gruppo di Duesseldorf vanta in Italia e che ammonta ad oltre 500 mila unità nel gas e 300 mila nell'energia elettrica. Hera potrebbe avere chance di successo secondo gli analisti, dopo che si sono sfilati grossi acquirenti potenziali come Enel. Resta da verificare l'accoglienza di E.on alle offerte italiane che sarebbero cinque-sei. Hera affronta così un'altra importante partita. Come aveva anticipato lo stesso presidente Tomaso Tommasi di Vignano a fine ottobre, l'interesse del gruppo si è concretizzato in un'offerta ufficiale recapitata entro la scadenza prefissata del 24 novembre scorso. La proposta di acquisto è arrivata sul tavolo degli advisor. Il pacchetto clienti di E.on, nel caso la gara andasse positivamente in porto per Hera, andrebbe ad aggiungersi a quello attuale della multiutility che conteggia 2 milioni di unità (1,3 milioni nel gas e 700mila in elettricità) su un territorio ormai vasto. Resta da verificare l'accoglienza di E.on alle offerte italiane che sarebbero cinque-sei. Hera, spiegano fonti vicine all'azienda, si attende in tempi brevi una risposta sul dossier E.on, dove già sono in campo player come il gruppo Erg dei Garrone per gli asset idroelettrici e il gruppo Edison per un pacchetto che somma 6 gigawatt di potenza, oltre ai fondi di private equity interessati come F2i e Terra Firma che punterebbe agli asset nell'eolico. Su tutta la partita incombe inoltre l'ipotesi di una fusione fra E.on Italia e Edison, controllata italiana di Edf. Scenario in evoluzione dopo che il top manager francese Henri Proglio è stato rimpiazzato al vertice di Edf da Jean-Bernard Levy e ieri ha lasciato anche la poltrona di presidente di Edison. Con la politica dei piccoli passi Hera ha fagocitato negli ultimi anni diverse utility - l'ultima consolidata a luglio è stata Amga Udine - a cominciare dalle aziende contigue territorialmente fino ad allargare il suo raggio operativo nel Nord Est dove ha conquistato AcegasAps, multiutility che si estende da Padova a Trieste. Nei nove mesi del 2014 il gruppo bolognese ha realizzato ricavi per circa 3 miliardi di euro e un utile adjusted di 125 milioni di euro. L'acquisizione della rete E.On in Italia, secondo gli analisti di Equita, «rinforzerebbe la presenza della società nel downstream dell'energia dove oggi genera circa il 17-20% del proprio ebitda». L'eventuale acquisizione, secondo gli analisti di Banca Imi, permetterebbe a Hera di «aumentare significativamente la propria potenza di fuoco nelle attività di fornitura». pcf