Class action dopo il bluff del mercurio

di Francesca Artico wSAN GIORGIO DI NOGARO Le imprese insediate nella zona industriale Aussa Corno di San Giorgio di Nogaro, pronte ad avviare una class action contro chi ha creato "il bluff dell'emergenza della Laguna di Grado e Marano", per farsi rimborsare le consistenti spese sostenute nella caratterizzazione dei terreni e i danni subiti per questa situazione. A portare all'attenzione del commissario straordinario del Consorzio Aussa Corno, Matteo Rossini, questa loro intenzione, sono stati alcuni imprenditori della Ziac, nel corso dell'assemblea degli insediati, dove è emersa tutta la loro rabbia a fronte delle spese affrontate nei dieci anni di commissariamento per l'emergenza socio sanitaria della Laguna di Grado e Marano, all'interno del cui perimetro, si trovava la zona industriale di San Giorgio di Nogaro. Ina situazione in cui era d'obbligo per ogni intervento dover effettuare alcuni costosi "passaggi" C'è chi ha speso anche 200 mila euro per i carotaggi e tutte quelle documentazioni burocratiche che l'iter prevedeva ogni qualvolta l'imprenditore avesse dovuto ampliarsi o costruire nuovi capannoni, uffici, ect, o anche solamente per fare un recinto o piantare un palo. C'è chi ha dovuto fare tutta questa procedura, passando anche per le conferenze dei servizi, per poi sentirsi dire dai laboratori delle analisi (costose) che i terreni non erano inquinati, mentre nel contempo, essendo l'iter alquanto lungo, venuta meno la necessità di ampliamento (Vedi la N. Sguassero). O come chi ha dovuto rifare la documentazione perchè nel frattempo era cambiata la normativa, ma ci sono diverse testimonianze di come quella situazioni abbia non solo creato problemi e costi all'attività, ma ne abbia provocato anche mancati guadagni a causa dei mancati ampliamenti o ristrutturazioni degli stabilimenti I loro animi, sono veramente esacerbati da quanto accaduto e ora, come hanno sottolineato Renzo Pines e Andrea Lazzarini, impreditori storici dell'Aussa Corno, ci sono diversi loro colleghi pronti ad unirsi per avviare una class action nei confronti di chi ha creato «il bluff dell'emergenza nella Laguna di Grado e Marano». Ricordiamo che il termine "class-action" (azione di classe) si fa riferimento a strumenti di tutela collettiva risarcitoria che consentono di attivare un unico processo per ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini o aziende o imprese, danneggiati dal medesimo fatto realizzato da una azienda scorretta, o da Enti o altro. Dal 1° gennaio 2010 (dopo una lunga serie di rinvii) è entrato in vigore l'articolo 140 bis del Codice del consumo. Sulla carta, si tratta di una straordinaria occasione per rendere effettiva la tutela dei consumatori in tutte quelle situazioni nelle quali si controverte per importi di valore contenuto e per questo generalmente si preferisce rinunciare alla difesa dei propri diritti. Alcune azioni collettive sono state sperimentate e la prima storica sentenza di accoglimento ai sensi dell'articolo 140-bis è stata ottenuta dall'Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it/) presso il Tribunale di Napoli. ©RIPRODUZIONE RISERVATA