Incastrato dal video ricordo

Un video girato "per ricordo" a testimoniare il viaggio verso l'Italia. È stato tradito dalle immagini registrate con il suo cellulare Naser Maa, tunisino di 24 anni, fermato dalla Squadra mobile di Ragusa perché ritenuto lo scafista di un barcone con 229 migranti soccorsi mercoledì a sud di Lampedusa. Il giovane ha tentato di farsi passare per un passeggero, dando le colpe ad alcuni siriani. Poi, dopo aver raccolto una serie di testimonianze, i poliziotti hanno ritrovato sul suo cellulare il video in cui si vede un altro barcone carico di migranti a fianco del suo. Il tunisino non avrebbe potuto girare quel video se fosse stato obbligato, come aveva raccontato, a stare nella stiva: «Ho girato il video perché sapevo che avrei rischiato sia di morire che la galera». Per il viaggio avrebbe preso 4.500 dollari. Fermato anche un altro tunisino, Saber Helal, 27 anni, ritenuto lo scafista dello sbarco di 251 persone avvenuto due giorni fa a Pozzallo: «Faccio il pescatore - ha detto - ma con un solo viaggio guadagno quanto in due anni di lavoro».