Nasce la coop dei lavoratori Ideal Standard
di Massimo Greco wTRIESTE Ricominciano da 18, come il vecchio digestivo ricordato ormai da pochi: è il nucleo iniziale dei dipendenti Ideal Standard, operanti nello stabilimento di Orcenico, che oggi costituirà la cooperativa attorno alla quale sperano di garantire l'attività del sito friulano. Lo avevano detto, all'indomani dell'ennesimo sbarramento eretto dalla multinazionale statunitense, che comunque avrebbero tentato la carta cooperativa: per tutti ha parlato il segretario regionale dei chimici Cisl, Franco Rizzo, secondo cui «lo stabilimento ha le potenzialità per produrre pezzi di qualità grazie a notevoli competenze e professionalità degli addetti». I primi 18 dovrebbero essere seguiti dagli altri dipendenti di Orcenico, che al momento occupa 399 addetti. Sempre fonti sindacali evidenziano che della costituzione della cooperativa è stata data notizia al ministero dello Sviluppo Economico, che avrebbe riscontrato positivamente, prospettando l'attivazione di sostegni previsti per per le operazioni di "workers buyout". Parole di supporto anche dal presidente di Confcooperative Maurizio Gardini: «Non ci stiamo a vedere morire le imprese o ad assistere allo shopping straniero». Intanto non si placano le polemiche sulla ribadita volontà, da parte di Ideal Standard, di chiudere la fabbrica della Destra Tagliamento, per continuare a produrre negli altri due siti di Trichiana nel Bellunese e di Roccasecca in Ciociaria. A intervenire ieri, dopo le dure parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti pronunciate in occasione del "question time" alla Camera di mercoledì scorso, è stato il viceministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, che segue il "dossier Orcenico". «Stiamo pressando l'impresa - ha dichiarato l'esponente governativo "dem" - perchè torni su posizioni più costruttive, pensiamo che la proprietà stia sbagliando». «Ci sono le condizioni - ha incalzato De Vincenti - perchè si superi la procedura di mobilità e si passi alla Cassa integrazione, si dia tempo alla soluzione industriale su cui stiamo lavorando per dare un futuro a Orcenico». Il prossimo appuntamento con la multinazionale, forse l'ultima spiaggia per evitare la serrata, è in calendario per martedì prossimo alle 11 al ministero del Lavoro, dove si daranno convegno, oltre che le controparti sociali, anche le rappresentanze istituzionali e associative. L'azienda ha bloccato, per ora, le 399 lettere di licenziamento, che avrebbero dovuto essere spedite durante la prossima settimana. ©RIPRODUZIONE RISERVATA