Il primo giorno di Michael Agazzi alla corte del Milan

MILANO Il Milan presenta le sue novità, un giovane vinto alle buste, Michelangelo Albertazzi, e altri tre rinforzi a parametro zero: Jeremy Menez che torna in Italia per dimostrare di essere migliorato rispetto all'esperienza con la Roma, Alex che è pronto a dare sicurezza alla difesa, e Michael Agazzi, pronto a chiudere un cerchio iniziato dieci anni fa quando era un muratore e si ritrovò portiere. «Quando l'Atalanta lo promosse dalle giovanili alla prima squadra Agazzi lavorava in un cantiere edile a Monza - ha rivelato l'ad rossonero Adriano Galliani -. Quando si è lavorato si capisce che giocare a calcio è un privilegio infinito che tanti signorini non capiscono». L'ex portiere della Triestina, la scorsa stagione prima al Cagliari e poi al Chievo ha annuito assicurando di essere pronto a migliorare con Abbiati: «lo considero da sempre il portiere da imitare. Non sono mai stato considerato un grande portiere ma sono cresciuto step by step, dalla C a una squadra di medio basso livello in serie A e ci stavo in ogni categoria: ora sono pronto per il Milan». Con «dribbling, fantasia e giocate efficaci» Menez conta invece di dimostrare di «essere maturato rispetto ai tempi della Roma: da giovane si fanno errori, ma ora sono migliorato». Come il francese è arrivato a parametro zero dal Paris Saint Germain il trentaduenne Alex, consapevole che la difesa rossonera negli ultimi anni è stata tutt'altro che ermetica. «Non credo sia normale che una squadra importante prenda tanti gol di testa, ma lavoreremo molto sulla tattica per correggere gli errori» ha detto il brasiliano, che farà reparto anche con Albertazzi, difensore centrale e terzino sinistro all'occorrenza, «onorato» di essere tornato al Milan tre anni dopo essere stato ceduto e «pronto a dare tutto, imparando da Inzaghi e dai compagni».