UN PERCORSO DI RIEDUCAZIONE FISICA

di GARY LEE DOVE Sicuramente la crisi incombe anche nel settore fitness, qui c'è chi si astiene oppure ricorre a situazioni low cost. Ma esiste anche una controtendenza che alla fine garantisce un risparmio sostanziale sia in termini di denaro che di tempo, si tratta del personal trainer. Ebbene si, quell'allenatore privato che era una componente costante di persone che avevano una certa disponibilità economica e che ne facevano regolarmente uso. Oggi tale lusso è più alla portata di tutti, non perchè costa meno di un tempo, ma perchè garantisce dei risultati in tempi decisamente minori e sicuri. Il contatto costante con l'allenatore, il confronto con i risultati ottenuti strada facendo, fa sì che l'obiettivo venga raggiunto in tempi stretti, quindi non confrontabili con un sistema a basso costo dove ci vogliono molti mesi e in certi casi anni per vedere qualcosa di apprezzabile. Il risultato voluto può essere sia di tipo estetico, sia di tipo funzionale, oppure si può interpellare il personal trainer per imparare con una certa disciplina che in un corso di gruppo le nozioni andrebbero diluite a causa di un numero elevato di partecipanti. Naturalmente un fisico sano e in forma si ottiene abbinando al movimento un regime alimentare sano, adeguato, e corretto, e per far ciò non si può fare la dieta dell'amico, oppure quella letta sulla rivista, oppure inventarsi qualcosa che ci sembri che vada bene, ma bisogna rivolgersi anche qui ad uno specialista, uno che abbia le competenze medico scientifiche necessarie e che ci dia le linee guida per una corretta nutrizione. Anche qui come nel caso del personal trainer, anche la dieta dovrà esserci cucita addosso, dovremo sentirci comodi nella nostra alimentazione, ci devono piacere i cibi che mangiamo e devono essere di facile reperibilità in mezzo a tutti gli impegni quotidiani che abbiamo. E sopratutto una volta scelti i professionisti che dovranno accompagnarci nel percorso di rieducazione fisica, è molto importante che ci crediamo, che non li mettiamo di continuo in discussione se vogliamo che gli obiettivi arrivino con una certa velocità. Alla fine il ragionamento è sempre quello, forse è meglio spendere quel qualcosa in più ed avere qualcosa che qualcosa in meno e non avere nulla.