La Francia fa fatica ma poi ci pensa Pogba

di Paolo Baron Alla fine sono stati decisivi due regali. Due errori del portiere della Nigeria. Ma anche due prodezze e, se vogliamo, due boccate d'ossigeno per la Francia che ha conquistato con merito i quarti di finale dopo aver patito per tutto il primo tempo la maggior forza fisica della squadra africana che avrebbe anche meritato il vantaggio. Decisivi per il successo dei transalpini Pogba e Griezmann: il primo a segno al 79' con un colpo di testa facile facile dopo che il portiere nigeriano Enyeama è andato a farfalle su un cross. Il secondo, quattro minuti più tardi, con un colpo da biliardo in area, con il pallone che ha colpito i ruvidi stinchi di Yobo ingannando il portiere in uscita. E proprio Griezmann ha rappresentato la chiave di volta di una partita che per Les Bleus si era complicata strada facendo. Per tutto il primo tempo, infatti, Benzema e compagni sono apparsi poco incisivi, bloccati, arroccati in difesa, più preoccupati a chiudere gli spazi agli avversari che a creare quel calcio champagne che i francesi predicano sempre di saper fare. Poi nella ripresa è cambiato qualcosa. È cambiato che quel mastino che risponde al nome di Didier Deschamps ha inserito l'attaccante del Real Sociedad (Griezmann al 61') al posto di uno spento Giroud, e ha rimesso Benzema a fare quello che gli riesce meglio: il centravanti. Ed, infatti, con l'attaccante delle merengues al suo posto, la Francia ha ricominciato a macinare gioco, mettendo alle corde la Nigeria che si è spenta, perdendo via via consapevolezza della propria forza e cominciando a pasticciare dal centrocampo in giù. C'è da dire che nel secondo tempo la Francia ha legittimato il passaggio del turno non solo con i due gol. L'ingresso di Griezmann ha vivacizzato la manovra dei transalpini. E prima, al 69', un tiro di Benzema (rimpallato su Enyema) ha costretto Moses a salvare davanti alla linea (palla non entrata ha detto la tecnologia). Poi nel giro di pochi secondi c'è stato un altro salvataggio a porta vuota di Ambrose e una traversa colta da Cabaye (al 77'). Un minuto più tardi una paratona di Enyema su testa di Benzema ha scongiurato il vantaggio francese. Tuttavia, un minuto più tardi l'errore del portiere nigeriano (che ha toccato per la testa di Pogba che ha insaccato) è costato il vantaggio. Da quel minuto in poi, il piano inclinato della gara si è girato definitivamente a favore della squadra di Deschamps che ha legittimato il successo con la finalizzazione di Griezmann su cross dal fondo destro di Valbuena. L'unica nota stonata della partita il fallaccio di Matuidi su Onazi (il laziale è stato sostituito) che forse valeva ben più di un semplice cartellino giallo. E la Nigeria? Gli africani tornano a casa dopo buone prestazioni nel girone dell'Argentina e una partita da pari a pari con gli uomini di Deschamps. Forse i verdi di Keshi avrebbero potuto fare di più, oppure forse questa Francia è davvero forte, sebbene anche la partita di ieri abbia restituito l'immagine di una squadra che, non solo non ha la consapevolezza dei propri mezzi, ma appare ancora un cantiere aperto. Buon per Dechamps che ora deve preparare la sfida ai quarti che si disputerà a Rio. Quel che è certo è che un'altra squadra europea ha messo la bandierina ai quarti. Con l'intenzione di arrivare fino alla fine. ©RIPRODUZIONE RISERVATA