LA RISCOSSA DEGLI APPETITI PERSONALI

di STEFANO TAMBURINI Brutta bestia la smania di potere, il comandare per il gusto di farlo senza pensare al bene comune. Alla Federcalcio, purtroppo, gli appetiti personali stanno passando avanti agli interessi generali, e tutto ciò avviene senza alcun limite alla decenza. Il vecchio che avanza è un po' come l'orchestrina che continua a suonare mentre il Titanic affonda. Anzi, è peggio, perché almeno sulla nave c'era il fine nobile di alleviare la paura di chi stava per naufragare. Qui no, ci sono solo vecchie voracità e ambizioni da sopire, e non è una mera questione anagrafica. Di un Rivera, di un Mazzola o di uno Zoff, nessuno avrebbe niente da dire, perché non hanno mai fatto parte di quella brutta bestia che è l'"apparato", quello che punta alla conservazione della specie. Il candidato alla presidenza Carlo Tavecchio e il suo potenziale vice Mario Macalli sono vecchi perché da anni sono corresponsabili dello sfascio al pari di chi si è appena dimesso. Il loro compagno di cordata Claudio Lotito ha mille guai alle spalle e un modo inquietante di intendere le cosa pubblica. Non va bene neanche metterla sul piano generazionale come fa Barbara Berlusconi, che parla di 40enni competenti. Qui ci vogliono solo persone capaci assolutamente fuori dai giochi che, negli anni, hanno reso il nostro calcio indigeribile. E questo non solo perché la Nazionale è uscita al primo giro di valzer dal Mondiale. Ma anche e soprattutto perché il nostro è ancora il calcio dove si picchiano 600 arbitri in un anno, dove appena il 38 per cento di italiani gioca in serie A, dove i miliardi (non è un refuso, miliardi!) di debiti sono considerati fisiologici, dove i vari Genny 'a carogna sono interlocutori privilegiati delle società, dove a certi procuratori vanno le fette maggiori di guadagni, dove si aspetta un giudice sportivo per capire cosa è giusto fare e cosa no. E si protesta anche dopo aver aperto in due la faccia di un avversario. Il vecchio che avanza del dinamico trio Tavecchio -Macalli-Lotito invece sparge demagogia a piene mani, pensa che basti dire alla gente che il prossimo ct lo pagheremo poco, parlando e sparlando dell'epoca di Ferruccio Valcareggi, il ct della disgraziata staffetta fra Mazzola e Rivera del 1970, anticaglia calcistica. Insomma, mentre il mondo guarda avanti noi andiamo in retromarcia. Nel baratro. @s__tamburini ©RIPRODUZIONE RISERVATA