Il vitalizio agli eredi? Fuori nomi e cognomi

Il 28 giugno Il Piccolo ha pubblicato l'elenco completo degli ex consiglieri regionali "e dei loro eredi aventi diritto" che percepiscono un vitalizio. Facendo un po' di confusione. Infatti l'elenco, tratto dal sito istituzionale del Consiglio Regionale, trae il lettore in errore. Avendo mio padre, Gino di Caporiacco deceduto nel 2001, ricoperto la carica elettiva di consigliere regionale nella legislatura 1968-1973, mentre il sito istituzionale riporta correttamente la cifra di euro 614,44 mensili destinati all' "avente diritto", Il Piccolo, nell'elenco pubblicato, usa la terminologia "eredi di Caporiacco Gino". L'indicazione è fuorviante. Io, in qualità di figlio, sono indubbiamente erede di mio padre, ma non ho percepito mai nulla del vitalizio che è invece destinato al coniuge superstite, che peraltro non è mia madre essendosi mio padre risposato nel 1999. Se proprio il Consiglio Regionale avesse voluto fare una operazione di trasparenza, avrebbe dovuto indicare non soltanto i nomi dei consiglieri regionali ancora vivi e vegeti e percipienti il vitalizio, ma anche nomi e cognomi dei beneficiari in loro vece. Appare del tutto insufficiente la noticina "Dopo la morte del Consigliere, il coniuge o il convivente more uxorio, ovvero i figli nei casi e limiti previsti dalla legge, hanno diritto a conseguire una quota dell'assegno vitalizio pari al 60% dello stesso." Vogliamo essere trasparenti? Facciamo i nomi e cognomi e senza tirare in ballo la privacy perché gli ‘aventi diritto' hanno una identità e un codice fiscale e sono a carico del bilancio regionale. Sottolineo, da ultimo, un aspetto: al vitalizio si può anche rinunciare. Basta comunicare alla propria Banca di non voler più incassare i pagamenti disposti in automatico dal Consiglio Regionale su un conto corrente evidentemente palese e noto di cui si sono, a suo tempo, comunicate le coordinate Iban. Se il presidente Serracchiani è fiero di aver abolito il vitalizio, perché non scrive ai consiglieri regionali e aventi diritto dei partiti confluiti nell'attuale Pd di rinunciare al vitalizio?