Via il test per medicina Alle Superiori solo 4 anni
di Annalisa D'Aprile wROMA Scuola, si cambia (ancora). Dalla primaria fino ai test d'accesso all'università passando per la durata delle superiori il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, annuncia i cambiamenti allo studio del ministero. Scuola elementare e superiore. La proposta del ministro è una scuola superiore che duri solo 4 anni, con la possibilità di iniziare le elementari a 5 anni invece che a 6. «Lo strumento migliore - spiega Gannini intervistata da Radio Capital - non è una scuola superiore di 4 anni, ma poter mandare i figli a scuola un anno prima, con una scuola dell'infanzia che duri due anni, come accade già in altri paesi». Test d'ingresso, via quelli di medicina. Fin dal prossimo mese di luglio i test d'accesso a medicina saranno aboliti. Giannini lo aveva già annunciato qualche giorno fa su Facebook ed è tornata a ribadirlo ieri. «Anche i miei predecessori hanno espresso dubbi motivati sulla qualità dei test - spiega la titolare del Miur - ci sono state, infatti, rivisitazioni continue. Non bastano due ore per decidere il futuro della vita di una persona». E aggiunge che per questo «ho pensato di rivisitare subito il sistema di selezione per gli studi di medicina, perché quello dei test non ha dato finora prova di essere il migliore possibile. Quindi, i prossimi tre mesi saranno dedicati a studiare un modello alternativo». Il modello francese. Al momento il ministero sembra si stia orientando sul sistema in uso nell'università francese: iscrizione libera al primo anno, selezione durissima al secondo. «Ci stiamo ispirando a quello francese - dice Giannini - che è un modello collaudato da molti anni, anche perché la Francia è paragonabile al nostro Paese sia come sistema pubblico centralizzato, con autonomia degli atenei, che per la gestione». Il ministro poi, non esclude che al modello francese vengano applicati dei correttivi. E precisa: «La mia volontà è assicurare il miglior sistema selettivo possibile. Cioè dobbiamo puntare alla qualità sia della formazione che della valutazione e del reclutamento degli studenti». L'ultimo test. Con quest'anno quindi, si chiuderebbe l'era della corsa per accedere alle graduatorie che aprono la porta al primo anno di corso. Per la selezione di aprile a contendersi 10.551 posti da aspiranti medici sono stati 64mila studenti, circa 50mila quindi sono rimasti esclusi dall'esame.Ma il ministro avverte gli studenti: «Studiate. Perché sarà assai più difficile primeggiare e dimostrare di essere gli studenti più adatti a studiare medicina e a fare il medico». Le reazioni. Esultano le associazioni studentesche per l'abolizione del test d'ingresso a medicina. Una "vittoria" la definisce Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell'Unione universitari, che però aggiunge: «Siamo a pochi giorni dalle elezioni europee: se questa uscita sul numero chiuso non è solo uno spot elettorale, il ministro, che anche candidata, lo dimostri programmando immediatamente il tavolo di confronto con gli studenti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA