Il nuovo ospedale di Pola sfratta gli orti per il park
POLA Mazzata in arrivo per gli ortolani di Pola. La comunicazione di sloggiare da alcuni terreni, per altro attesa da tempo, è solo questione di giorni. Stiamo parlando di un'area di alcuni ettari nella zona dell'ospedale, che da decenni viene coltivata per lo più da pensionati. Agricoltori fai da te capaci di soddisfare i bisogni ortofrutticoli di casa e, in alcuni casi, pronti ad arrotondare le entrate mensili vendendo patate, melanzane, cetrioli e zucchine al mercato. Ma la direttrice dell'ospedale Irena Hrstic ha detto stop: «Mi dispiace signori. Dovete andarvene entro il primo settembre rimuovendo i capanni degli attrezzi e le attrezzature dagli orti». La spiegazione è molto semplice: al posto degli orti sorgerà un parcheggio attiguo al nuovo ospedale. Ma durante i lavori di costruzione del nosocomio, che dureranno quattro anni, l'area sarà usata prima come deposito nel quale riporre il materiale edile. Alla gara internazionale per l'appalto dei lavori sono pervenute undici offerte, fra cui anche quelle di due aziende italiane: la Vianini Lavori di Roma, con l'offerta più bassa pari a 45,5 milioni di euro e l'Impresa Pizzarotti, assieme alla croata Krk, per un importo di 64 milioni. Il valore del progetto viene stimato sui 63,5 milioni e, come riferito dalla direttrice Hrstic, l'appaltatore dovrà venir scelto entro il 24 giugno. Come copertura dei costi, lo stato provvederà al 75 per cento tramite finanziamenti bancari e il rimanente 25% sarà a carico della Regione e della città. Il relativo credito verrà estinto in venti anni. La rata annuale a carico della Regione sarà di 960.000 euro, Pola ne pagherà 117.000, Parenzo 49.000, Umago 35.000 e così via. Serviranno poi altri 30 milioni di euro per le attrezzature, ma in questo caso si conta di attingere dai fondi strutturali dell'Unione europea. Il nuovo ospedale che sorgerà vicino all'attuale reparto maternità, avrà la superficie di 43mila metri quadrati ripartiti su sette piani. Le capacità saranno di 506 letti, più o meno come il vecchio ospedale. Ci saranno però altri 100 posti per la cosiddetta degenza giornaliera, sulla quale insiste molto il nuovo ministro della sanità Rajko Ostojic. (p.r.)