Giro di squillo in città In carcere un venezuelano

Erano circa 200 i clienti che usavano l'appartamento affittato dai Velasquez, metà italiani e metà sloveni. Un mondo variegato, di varie età e di varie professioni, che aveva aveva scoperto questa "alcova" navigando in Internet dove non mancano le offerte per chi cerca avventure "galanti". Piuttosto consistente il giro d'affari: mediamente l'incasso mensile viaggiava tra i 10 e i 12 mila euro euro e dipendeva dalle prestazioni che i clienti chiedevano e del tempo che volevano intrattenersi con le donne. C'era infatti un tariffario ben definito: 60 euro per 20 minuti, 80 per mezz'ora, 100 euro per 45 minuti e 130 per un'ora. Per prestazioni particolari o in luoghi diversi gli importi delle tariffe variavano secondo gli accordi che venivano stipulati tra i Velasquez e il cliente. di Franco Femia La presenza vicino alla stazione ferroviaria di una quarantenne colombiana, dalle forme avvenenti, piuttosto appariscente, non era passata inosservata. Non solo ai passanti ma anche a una pattuglia della "Volante" che stava transitando sul posto e che l'ha fermata. Uno dei tanti controlli come se ne fanno soprattutto per gli stranieri che in una piccola città come Gorizia non passano insosservati. Tutto era regolare, almeno in apparenza. Ma una domanda i poliziotti se la sono posta: che ci faceva a Gorizia una bella donna che si esprimeva solo in spagnolo e quali erano i suoi interessi? La curiosità stata ben presto appagata. Dopo una breve ricerca la foto della colombiana, ritratta con solo indosso un indumento intimo, è apparsa on line su uno dei tanti siti che pubblicizzano prestazioni sessuali a pagamento. È partita così una indagine e alla Squadra mobile. aggiungendo tassesslo su atsselo, è bastato poco per scoprire che in un piccolo appartamento tra le vie Carducci e Formica, in pieno centro storico, un gruppo di giovani donne, provenienti dalla Spagna ma di origine sudamericana, si prostituivano. A capo di questo giro di prostituzione era una coppia di venezuelani, che avevio preso casa a Nova Gorica. L'uomo, Oscar Alberto Affigne Velasquez, di 35 anni, è finito in carcere su ordine di custodia cautelare emesso dal gip Rossella Miele su richiesta del sostituto procuratore Michele Martorelli, che ha coordionato l'incheista, con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. La moglie, S.V.M., di 30 anni, ha evitato la cella solo perchè madre di una minore di appena 2 anni. È stata solo denunciata a piede libero. Velasquez, assistito dall'avvocato Lucia Galletta, è già stato sottoposto a interrogatorio di garanzia da parte del gip Miele e si trova tuttora ristretto nella casa circondariale di via Barzellini. Un giro di belle donne fatto con discrezione, senza destare sospetti e curiosità dei vicini. La regia era ben orchestrata dalla coppia proprio per non dare troppo all'occhio. La moglie di Velasquez organizzava l'incontro con i clienti usando telefoni cellulari: una chiamata del cliente, una conferma con sms e un altro sms diretto alla ragazza per darle indicazioni sulla prestazione da effettuare, di solito chiesta dal cliente. L'uomo, invece, curava la pubblicità scattando le fotografie da inserire poi sul sito. Era lui che frequentava l'appartamento per ritirare regolarmente la metà degli incassi giornalieri, che poteva raggiungere i 500 euro frutto sei-sette prestazioni giornaliere. L'altra metà, come pattuito, restava alle prostitute. Velasquez, poi, forniva alle ragazze, che praticamente non uscivano di casa, tutto il necessario all'esercizio della "professione" e per il loro sostentamento. Terminato il "turno", l'uomo accompagnava all'aeroporto di Venezia la ragazza in partenza dall'Italia e prelevava la nuova in arrivo trasportandola poi a Gorizia a diosposizione dei clienti che certo non mancavano. Dalla fine di marzo, quando è iniziata l'indagine della Questura, secondo la Squadra mobile si sono succedute nella casa per appuntamenti del centro storico goriziano quattro ragazze, con nome d'arte Estefania, Carla, Sonia e Lorena. E altre probabilmente si sarebbero aggiunte se non fosse stato posto fine a questo giro di prostituzioone. ©RIPRODUZIONE RISERVATA