In apertura a Ronchi il nuovo auditorium e il museo della bonifica

Il già ricco archivio del Consorzio di bonifica Pianura isontina, con sede a Ronchi dei Legionari, si è arricchito alcuni anni fa di ulteriori preziosi documenti risalenti alla fine del 1800 e il primo Decennio del 1900. I documenti sono stati trovati all'Archivio di Stato di Vienna grazie ad un'attenta ricerca storica. Il Consorzio di bonifica Pianura isontina conserva nel proprio archivio una rilevante documentazione storica relativa agli enti che lo hanno costituito. di Luca Perrino wRONCHI DEI LEGIONARI La data, finalmente, è certa. È quella di mercoledì 30 aprile quando, alle 17.30, ci sarà l'inaugurazione della nuova sala polifunzionale e dell'archivio storico nati da una perfetta sinergia tra l'amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari e il Consorzio di bonifica pianura isontina. A distanza di alcuni mesi dalla conclusione dei lavori i due enti hanno potuto, grazie a un parziale sblocco degli spazi finanziari a disposizione, corrispondere quanto dovuto alla ditta cui era stato affidato l'appalto di ristrutturazione dell'immobile di via Duca d'Aosta, la Ici Coop e, quindi, entrare in possesso di un bene che accresce l'offerta culturale e di spazi a disposizione della città. Il progetto ha preso il via nel 2007 e ha dovuto districarsi tra "noie" burocratiche e problemi di varia natura. Ma ora, per la soddisfazione del sindaco Roberto Fontanot e del presidente del Consorzio Enzo Lorenzon (ma non solo loro) si è arrivati in fondo al tunnel e l'opera può essere finalmente inaugurata. Rinasce un altro spazio in pieno centro cittadino per molti anni inutilizzato e con esso la possibilità di promuovere nello stesso nuove iniziative culturali. L'intervento, va ricordato, è costato complessivamente 890mila euro, di cui 500mila acquisiti tramite contributo regionale da parte del Comune di Ronchi dei Legionari, mentre la parte rimanente è stata coperta dal Consorzio di bonifica. Con il protocollo d'intesa, sottoscritto, come detto nel 2007, il consorzio di via Roma sì è impegnato a destinare ad uso pubblico ed attrezzare l'area verde limitrofa ai fabbricati e questo significa che la grande area verde posta sul retro dell'edificio prospiciente a via Duca d'Aosta, viene ristrutturata e adibita ad area giochi per i bambini, mentre in futuro, anche grazie al progetto di sistemazione dell'area ex Consorzio agrario, sarà possibile collegare pedonalmente la via 7 Giugno con via Duca d'Aosta. La città potrà così disporre di una sala polifunzionale che potrà essere usata sia per allestire mostre, sia per organizzare convegni con una capacità di 99 posti. Ed avrà una sede anche il ricchissimo archivio della bonifica. Esso raccoglierà documenti e testimonianze di realtà come il Consorzio paludi del Preval (1927), il Consorzio Agro cormonese-gradiscano (1949), il Consorzio del Lisert (1926) ed, ovviamente, il Consorzio bassa Pianura isontina. Quest'ultimo a sua volta era sorto, nel 1981, dalla fusione dei primi due Consorzi della provincia di Gorizia, cioè il Consorzio acque dell'Agro monfalconese (1873) ed il Consorzio del Brancolo (1925). Gli atti amministrativi e contabili, i progetti, i lucidi delle grandi opere svolte, assieme a più di duemila fotografie, sono la testimonianza delle imponenti opere di bonifica realizzate sul territorio a partire dalla seconda metà del 1800 e sono raccolti in quasi duemila cartolari. ©RIPRODUZIONE RISERVATA