Vinitaly lancia il "bio" nell'edizione dei record

di Furio Baldassi wTRIESTE Ormai è anche riduttivo parlare di esposizione. Vinitaly non è, o almeno non è più solo un appuntamento fieristico ma un vero e proprio sistema rivolto a favorire l'internazionalizzazione delle imprese. In questi termini, almeno, la presenta il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, forte di numeri e di presenze annunciate ancora una volta da record. La 48esima edizione di Vinitaly si svolgerà dal 6 al 9 aprile a Veronafiere e, fedele alla regola non scritta di introdurre almeno una novità ogni anno, stavolta vara "Vininternational - International Wine production" che per una volta non disperde gli espositori esteri negli angoli più vari, ma li concentra tutti all'interno di un padiglione che ne ospita più di settanta. Vendita e acquisti, tra l'altro, vanno di pari passo, considerato che ci sarà anche una nuova area per il "b2b International Buyers Lounge". E visto che non c'è due senza tre, le kermesse concede un omaggio anche al mercato del vino biologico, con lo speciale salone specializzato Vinitalybio. Quasi una necessità, viste le proporzioni raggiunte dall'ex "nicchia" di mercato. Secondo uno studio di winenews e Vinitaly il consumatore medio di questi prodotti stappa 1 bottiglia a settimana spendendo in media 15 euro, la compra direttamente dal produttore e la sceglie perchè rispetta l'ambiente. I consumi, del resto, sono aumentati dell'8,8% nel primo semestre 2013, per un giro d'affari di oltre 3 miliardi e più di 1 miliardo di fatturato esportato l'anno, con l'Italia che si colloca come primo produttore in Europa. Secondo l'indagine negli ultimi 3 anni l'82% degli eno-appassionati ha aumentato i consumi di vino bio, "aiutati" anche dal logo europeo con la foglia verde che il 98% ritiene utile per poterli riconoscere. Se l'86% degli appassionati ne consuma 1 bottiglia a settimana, il 12,5% più di due e il restante 1,5% due a settimana. In un "continuum" che sembra quasi automatico (ma, di questi tempi, in realtà, non è così scontato) i numeri sono anche quest'anno in crescita. Sono stati superati i centomila metri quadri venduti a oltre 50mila espositori provenienti da 120 Paesi. Il segno più evidente che il comparto tiene, come conferma lo stesso Riello. «È una nuova frontiera industriale con un appeal crescente sui mercati esteri. Inoltre ha una grande energia e sta attraendo i giovani imprenditori». Anche in questo caso sono le cifre a fornire la più eloquente delle conferme. «Le aziende nate nel nuovo millennio - annota il presidente - sono oggi il 40% del totale, sono aumentate del 15% negli ultimi quattro anni e una su dieci è guidata da un imprenditore under 40». Interessante anche il "borsinò dei vigneti", pubblicizzato dalla stessa Vinitaly e realizzato da WineNews, che sarà oggetto di un dibattito alla rassegna. Con circa 550mila euro per ettaro di valutazione sono i vigneti altoatesini i terreni da vino di maggior valore in Italia: li seguono, con valori tra 480mila e 500mila euro, quelli veneti dell'Amarone e con 380mila euro circa quelli del Prosecco. Si tratta di un indicatore economico dello stato di salute dell'Italia del vino che disegna un quadro ricco e articolato da cui emerge la classifica che, escludendo per mancanza di superficie e mercato il Cartizze (da 1,2 milioni di euro a ettaro), ai piedi del podio piazza i vigneti piemontesi della denominazione Barolo (350mila) quelli di Montalcino (tre 350 e 330mila) incalzati, sempre in Toscana, da quelli piantati a Bolgheri, che oscillano tra i 320 e i 300mila euro. Seguono poi i vigneti della Franciacorta, intorno ai 230mila euro, quelli piemontesi del Barbaresco tra i 200 e i 230mila euro ad ettaro, le vigne del Nobile di Montepulciano, che valgono tra 150 e 200mila euro, quelle del Chianti Classico, che stanno tra i 120 e i 150mila euro, seguite dai vigneti sulle pendici dell'Etna, che possono valere tra i 60 e i 120mila euro, quelli tra le colline di Montefalco, intorno ai 100mila euro e, infine, quelli di Taurasi tra i 50 e i 60mila euro ad ettaro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA