Trame di cinema, a Villa Manin costumi capolavoro
PASSARIANO L'insuperato genio creativo del costumista e scenografo Danilo Donati, per cinque volte candidato al Premio Oscar e vincitore di ben due statuette (nel 1969 per i costumi di Romeo e Giulietta di Zeffirelli e nel 1977 con il Casanova di Federico Fellini) è al centro della grande mostra allestita a Villa Manin: un viaggio suggestivo ed emozionante in oltre trent'anni di storia del cinema italiano, visitabile da oggi fino al prossimo 22 giugno. "Trame di cinema. Danilo Donati e la Sartoria Farani, i costumi nei film di Citti, Lattuada, Faenza, Fellini, Pasolini, Zeffirelli" – inaugurata ieri dall'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, il commissario straordinario di Villa Manin Franca Merluzzi il sovrintendente Piero Colussi e il curatore Luigi Piccolo - svela la straordinaria collezione di costumi di scena disegnati dall'artista per grandi maestri del cinema italiano come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Franco Zeffirelli, Alberto Lattuada, Sergio Citti e Roberto Faenza. Le diciotto stanze accolgono oltre oltre cento costumi restaurati e perfettamente conservati: a fare da contrappunto, un ampio materiale iconografico con gli ingrandimenti fotografici degli scatti realizzati sui set, la proiezione di celebri sequenze di film e la voce originale dei registi. Entrare in mostra è come rivivere le atmosfere del set: dal Richard Burton della Bisbetica domata di Zeffirelli (nomination all'Oscar per i costumi nel 1968) alle marsine indossate da Donald Sutherland nel Casanova di Fellini (che gli valse l'Oscar nel 1977) o al celebre vestito della "Gradisca" di Amarcord che divide la sala con il frac blu di Marcello Mastroianni in Intervista. L'intero pianoterra è dedicato al sodalizio con Pier Paolo Pasolini di cui Danilo Donati, assieme alla Sartoria Farani, realizzò gli abiti di praticamente di tutti i film. Il viaggio si apre con la giacchetta di lana indossata da Totò in Uccellacci e uccellini (1966) e si chiude sulle immagini di Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Danilo Donati morirà il primo dicembre 2001 all'età di 75 anni mentre stava lavorando ai costumi di scena del film di Roberto Benigni Pinocchio (2002): tra le didascalie della mostra anche la poesia che Benigni gli dedicò dopo la sua morte. Tutto il periodo dell'esposizione sarà costellato da un ricco calendario di eventi collaterali,con la presentazione di tutti e diciotto i film della mostra. Il primo appuntamento oggi: alle 17 proiezione del documentario "Ciao, Federico!" (1970)) realizzato sul set di Fellini-Satyricon dal critico e cineasta americano Gideon Bachmann. A seguire conversazione con l'autore, presente per l'occasione, condotta dal critico Andrea Crozzoli.