Jadran all'ottavo successo: vale davvero i quartieri alti
TRIESTE Jadran infermabile, vertice consolidato. La formazione triestina supera l'ennesimo esame di maturità, mette in riga una delle compagini più accreditate del girone C del campionato di Divisione Nazionale C e pone in archivio la sua ottava vittoria di fila, imbattibilità che perdura dall'inizio del 2014. Jadran più accorto che spettacolare, capace di gestire quando serve e accelerare senza sprechi, sfruttando a dovere anche la caterva di errori compiuti dai veneti nella parte finale. Molto equilibrio in avvio. Le due squadre di fiutano, osano con il contagocce evitando strappi e rischi, come testimoniano i parziali di 9-9 dopo 7 minuti e quello di 10-11 fissato alla fine del primo quarto. La svolta avviene in pratica dal secondo spicchio di gara, fase che ha visto lo Jadran trovare la rotta in attacco e iniziare a costruire la distanza dagli ospiti, progetto che si compone con il primo sostanziale break, quello del + 10, dopo poco meno di 3 minuti, con il tabellone che parla di 21-11, allungo disegnato da una tripla di Matja Batic e da qualche canestro di Ban, a referto con 25 punti conditi da un atipico 0/4 da 3 ma da 9/9 ai liberi e 8/14 da 2. Da quel momento solo Jadran, eccellente nei giochi difensivi, magari non esaltante in chiave d'attacco. San Vendemiano regala solo a tratti segnali offensivi degni, permettendo alla capolista di fuggire e approdare ad un confortante + 16 (43-27) timbrato da un siluro da 3 di Daniel Batic verso il quarto minuto del terzo tempo. Gara chiusa? Non ancora. I veneti rosicchiano qualcosa, arrivano anche al -7 ma non riaprono del tutto la pratica, complice il clamoroso black out realizzativo che ha avvolto entrambe le formazioni nello scorcio iniziale dell'ultima frazione, una latitanza dal canestro che ha finito per agevolare la gestione della dote da parte della compagine di Andrea Mura: «Una gara dura e "sporca" - ha commentato il coach dello Jadran, Mura - ma uan vittoria credo sostanzialmente meritata, considerando anche la qualità degli avversari. La nostra difesa è stata strepitosa e mi arrabbio soltanto per gli errori in attacco. Poteva essere un distacco ancor più roboante ma qualcosa qui è mancato, nonostante la squadra sia riuscita anche a ribaltare la differenza canestri». Francesco Cardella