Muggia, nuova sala giochi Il Comune ha le mani legate

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Mi chiedo con che etica i parlamentari possano aver votato l'emendamento a favore delle slot machine, sono indignato». In un momento in cui la ludopatia è uno dei tanti fenomeni sorti conseguentemente alla crisi economica, l'assessore al Commercio di Muggia Stefano Decolle non le manda certo a dire. Anche perché le sale slot sono sempre sotto la lente d'ingrandimento. Anche a Muggia. Il caso dell'apertura della sala giochi sita in calle Verdi è stata oggetto di una interrogazione da parte del consigliere comunale Geremia Liguori durante l'ultima riunione del consiglio comunale. L'ex insegnante di Cerignola, ricordando come il consiglio comunale si sia dotato di un regolamento apposito per la prevenzione delle patologie da gioco compulsivo e per l'attività delle sale giochi "con l'obbiettivo di garantire che la diffusione dei locali nei quali si pratica il gioco lecito garantisca i limiti di sostenibilità con l'ambiente circostante, oltre al corretto rapporto con l'utenza e la tutela dei minori e delle fasce più a rischio", ha evidenziato come la sala giochi di calle Verdi si collochi "a poca distanza dalla chiesta non rispettando quindi la previsione dell'articolo 8 punto 1 lettera A del regolamento adottato dal Consiglio comunale". Da qui la richiesta del perché il Comune non sia intervenuto nel non permettere l'apertura del locale. All'interrogazione di Liguori ha risposto l'assessore Decolle. Ricordando che il regolamento comunale di Muggia può regolare le sale gioco, ma non gli altri tipi di sale scommesse come la sala Vlt (videolotteria), che corrisponde alla tipologia di quella realizzata in calle Verdi, Decolle ha sottolineato come la struttura messa sotto accusa da parte di Geremia ha la regolare licenza rilasciata dalla Questura di Trieste. «Purtroppo i Comuni in questo caso non hanno alcun potere – spiega Decolle – le competenze spettano al Parlamento che però mi ha lasciato indignato con questo ultimo emendamento da parte del Senato (sono state rilasciate 1000 nuove licenze per sale slot e sono in arrivo 40 nuovi tipi di slot online, ndr), e poi c'è la Regione che può intervenire, ma per ora tutto tace, e i Comuni sono costretti a subire le conseguenze di tutto ciò, perché a pagare gli effetti della ludopatia è poi la comunità». Sulla questione delle slot machine sono intervenuti anche altre forze politiche muggesane. Roberta Tarlao, referente di Meio Muja, ha evidenziato come sia difficile per i Comuni lottare contro il gioco d'azzardo e dunque come ci si aspettasse dal Parlamento una proposta di legge a tutela dei Comuni virtuosi che si oppongono a questa nuova dipendenza legale, e non una penalizzazione. Il consigliere del Nuovo Centro Destra Christian Gretti ha evidenziato come "noi a Muggia abbiamo sempre ostacolato l'apertura di nuove sale slot, meta di persone che sperano di risolvere i propri problemi e invece finiscono per spendere quei quattro soldi che hanno. Lo Stato non può far cassa sulla pelle delle persone". Decolle è d'accordo con Gretti: «Chi ha intenzione di aprire sale giochi a Muggia troverà tanti ostacoli. Non si possono fare affari sulle spalle della gente, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che stiamo affrontando». Sulla questione della sala aperta in calle Verdi, Decolle ha annunciato che per chiudere il cerchio sull'interrogazione avanzata da Liguori, si attende una risposta definitiva da parte dell'ufficio legale del Comune per avere la verifica che l'amministrazione non possa davvero intervenire. ©RIPRODUZIONE RISERVATA