Alberghi e ristoranti affollati nel weekend anche grazie a Next
Oltre al dato totale delle presenze ai vari eventi del cartellone, aumentate di cinquemila unità rispetto alla prima edizione, nelle prossime settimane l'organizzazione di Trieste Next traccerà il bilancio anche sul volume d'affari ruotato attorno alla kermesse. Intanto il direttore del Salone europeo della ricerca scientifica, Filiberto Zovico sottolinea a proposito: «La crisi si fa sentire. Nella vendita di libri, ad esempio, i dati non paiono entusiasmanti, con una spesa pro capite diminuita. La sensazione è che gli effetti complessivi, alla fine, siano in linea con il 2012, quindi comunque molto positivi. Ci vorrà qualche settimana per avere dei numeri precisi». Di certo c'è che, nel raffronto 2012-2013, l'ultima edizione è stata meno costosa: «Abbiamo speso in tutto una cifra fra i 300 e i 400mila euro contro i 600 dello scorso anno. C'è stata una contrazione nei contributi pubblici e nel supporto degli sponsor privati, ma siamo in un periodo così. Lavoreremo - conclude Zovico - per aumentare la qualità e la visibilità a livello internazionale, per compensare questi minori flussi». (m.u.) di Matteo Unterweger Un ultimo weekend lungo di settembre di gran lavoro per il comparto ricettivo locale. Quanto abbia inciso Trieste Next sulle presenze negli alberghi e negli esercizi pubblici, non è però facile da quantificare. Il boom di presenze agli eventi del programma della seconda edizione della kermesse, un totale di 35mila partecipanti cioè cinquemila in più del 2012, si sarà presumibilmente tradotto in qualche misura pure sull'economia cittadina. Dare dei numeri è però complicato. «C'è stato molto lavoro sì, specie venerdì e sabato - certifica Cristina Lipanje, presidente provinciale di Federalberghi -. Ancora tanti turisti, e penso che in generale alla base vi sia stata una concomitanza di varie manifestazioni». Non solo il Salone europeo della ricerca scientifica, ma per esempio anche la partita di calcio dell'Inter contro il Cagliari allo stadio Rocco che potrebbe aver richiamato a Trieste un certo numero di appassionati. Certamente, in centro, i locali fra venerdì e domenica hanno «lavorato tanto - traccia un primo bilancio il presidente provinciale della Fipe, Bruno Vesnaver -. Penso in buona parte grazie a Trieste Next, ma in percentuale non saprei dire se gli avventori siano stati per lo più turisti o partecipanti alla manifestazione, invitati oppure persone dello staff. Anche in buffet, trattorie e pizzerie, come pure nei ristoranti sono stati notati clienti con il tesserino di Trieste Next. Che sicuramente - conclude Vesnaver - ha contribuito a portare un po' di gente in città, la concentrazione si è avuta in centro». «Per quello che abbiamo saputo - è l'analisi di Guerrino Lanci, presidente di Promotrieste - le presenze negli alberghi per Trieste Next sono state legate in particolare all'evento in ricordo di Margherita Hack (l'anteprima dello scorso giovedì sera al Verdi, ndr) e a quello cui avrebbe dovuto prendere parte il "papà" del Bosone, Peter Higgs. In quest'ultimo caso, il dato è risultato evidente quando si è poi saputo che l'ospite non sarebbe venuto a Trieste: qualche prenotazione è stata cancellata il giorno stesso della notizia. Movimento in città ce n'è stato, ma è difficile stimare quanto collegato a Trieste Next». Nel pomeriggio di ieri, dall'Ufficio comunicazione della Confcommercio provinciale è giunta una nota riepilogativa sulla «percezione» - si legge nel documento - relativa alle presenze registrate fra venerdì e domenica. Sentite le segreterie di Federalberghi, Acd (Associazione commercianti al dettaglio), Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e Acepe (Associazione commercianti ed esercenti pubblici esercizi), «in relazione all'impatto derivante dalla seconda edizione di Trieste Next sul comparto ricettivo locale, si evidenzia come le presenze rilevate negli alberghi, siano da ricondurre in minima parte alla manifestazione - rileva la comunicazione di Confcommercio -. Trieste Next è stata oggetto di considerazioni positive da parte degli ospiti, che hanno occasionalmente partecipato all'evento». Proprio questi clienti, aggiunge Confcommercio, «hanno fatto notare come, proprio per la rilevanza dell'appuntamento, lo stesso avrebbe dovuto essere oggetto di una promozione maggiormente capillare e ad ampio raggio, in quanto non ne conoscevano l'esistenza». Significativo infine - conclude Confcommercio - l'aumento «delle presenze nelle vie del centro cittadino» secondo negozianti ed esercenti pubblici, i quali hanno però evidenziato che il «movimento non si è tradotto in un significativo aumento del fatturato» rispetto alla media dei fine settimana del periodo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA