Puglia: tre giorni per capire se l 'Unione è da D
di Antonello Rodio wTRIESTE Sarà un battesimo del fuoco quello di Andrea Puglia alla presidenza della Triestina. Appena eletto al vertice della società alabardata, in pochissimi giorni dovrà decidere non solo i quadri tecnici, ma anche verificare con Mauriizo Zamparini e altri potenziali investitori se ci sono le risorse economiche per ambire alla serie D, e di conseguenza preparare le documentazioni necessarie per entrambe le categorie. Come ci si sente a essere presidente della Triestina? Innanzitutto sono orgoglioso che Cergol mi abbia chiesto di farlo, significa che quest'anno qualcosa di buono ho fatto. Sono onorato, ma conscio che sarà un impegno non indifferente. Come mai la decisione di Cergol di acquisire l'intera società? C'era la necessità di non avere più le quote spezzettate: con cinque soci alla pari e ruoli confusi, non si poteva andare da nessuna parte. Tutto è dettato da un impulso per poter gestire meglio le cose e migliorarle, anche se quest'anno tanto male non si è fatto, visto che ce la siamo giocata fino in fondo nonostante tutto sia stato costruito in pochi giorni da persone inesperte del settore. Poi grazie anche all'aiuto di Costantini siamo migliorati, è mancato solo l'obiettivo finale. L'attuale proprietà cosa può garantire al momento? La certezza di base è che la Triestina può iscriversi all'Eccellenza per competere al vertice, con in più rispetto allo scorso anno migliorie nell'organizzazione societaria, la possibilità di avere un diesse e un allenatore dall'inizio e buona parte della squadra che già si conosce. Si parte da qua, ma ora tentiamo di far qualcosa di più. Cosa serve per ambire alla serie D? Per tutto l'anno abbiamo lasciato porte aperte a tutti quelli che sono venuti a bussare. Per fortuna con l'aiuto del sindaco è arrivato l'appoggio di Zamparini, altrimenti avremmo fatto ancora più fatica. E adesso Zamparini mica si defila: l'abbiamo già sentito e in questi giorni ci incontreremo. Bisogna quantificare il suo aiuto, in base a quello si deciderà se siamo in grado di sorreggere finanziariamente una serie D fatta per essere competitivi. Tutto dipende solo da Zamparini? Si sono fatti avanti in tanti e abbiamo già riallacciato i contatti con chi era in stand by vista l'incertezza societaria. Ora il problema è chiudere qualcosa di concreto entro giovedì, perché i tempi per la domanda sono stretti e la documentazione corposa. Ma si possono trovare in tre giorni quegli appoggi che non si sono trovati in tanti mesi? Adesso, grazie alla compattazione delle quote e al fatto che c'è una persona unica a decidere, si sono aperte molte più strade. E a questo proposito ringrazio Zotti perché è stato un signore: è uscito di scena senza creare complicazioni. Quindi ora è più facile trovare dei sostegni ma il tempo è tiranno. E non possiamo fidarci solo di parole, ora servono i fatti. C'è anche da capire se qualcuno vuole addirittura prendersi la società: nessuno dice che è roba nostra. Certo, prenderla per fare l'Eccellenza no, allora la facciamo noi. Ma se è per fare qualcosa di più, se ne può parlare. E tecnicamente l'ammissione in serie D è possibile? Sì. Non stiamo parlando di ripescaggio, ma di ammissione di una squadra non avente diritto: ci sono dei parametri e a parte quello del settore giovanile, abbiamo ottimi punteggi su tutto. Un'altra grana da risolvere è la questione del Rocco. E bisogna risolverla subito. Quest'anno la società ha beneficiato di uno sconto non indifferente e sarà difficile ripetere questa performance. Ma è una voce rilevante, spero che il Comune capisca e ci venga incontro per non penalizzare la squadra della città. Sarà ancora Costantini l'allenatore? Come ho già detto, abbiamo avuto un incontro e c'è ampia disponibilità da ambo le parti. Personalmente ci terrei rimanesse, anche per dargli l'opportunità di togliersi il magone che ha dalla finale play-off, ma bisogna attendere gli sviluppi dei contatti che avremo nei prossimi giorni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA