Muggia: alle regionali centrosinistra unito «No al rigassificatore»
MUGGIA Giovedì è stato Serracchiani-day per i comitati provinciali del centrosinistra. I candidati di Muggia e San Dorligo della valle alle prossime elezioni regionali si sono riuniti nella cittadina istroveneta per presentare il proprio programma e supportare la candidatura dell'europarlamentare democratica alla presidenza del Friuli Venezia Giulia. Idee, riflessioni, proposte sono legate dal filo rosso dell'ecologia e della valorizzazione dell'ambiente per creare indotto turistico e occupazionale. Roberta Tarlao (lista Cittadini per Debora Serracchiani presidente), assessore provinciale classe 1974, parte da una "conditio" imprescindibile, cioè la battaglia al rigassificatore: «Sia quello di Gas Natural, sia la versione di Endesa presentano tecnologie superate e sono soltanto strumenti a disposizione delle società proponenti per fare cassa». La pensa allo stesso modo Laura Marcucci (Partito democratico), 31 anni: «Dobbiamo riappropriarci del territorio in chiave transfrontaliera, intensificare il trasporto urbano ed extraurbano, e soprattutto liberare risorse: ormai i Comuni della nostra provincia sono costretti ad aumentare le tasse senza poter garantire i servizi». Per Norma Vidulich (Sinistra ecologia libertà), classe 1952, lo sviluppo può nascere direttamente dai patrimoni culturali e naturalistici: «Musei, siti archeologici e parchi creano lavoro: sarebbe una crescita soprattutto a beneficio dei giovani». Rita Auriemma (Sel), 49 anni, è d'accordo: «Muggia può essere un vero e proprio ecomuseo, dove mettere a sistema i vari aspetti di una biodiversità ricchissima». La sensibilità è alta anche sul tema dell'impiego delle risorse. Tarlao abolirebbe in toto i rimborsi elettorali, Auriemma riformerebbe radicalmente un «sistema perverso». Marcucci fa appello a una maggior sobrietà anche durante la campagna elettorale e vorrebbe reintrodurre i controlli applicati dalla giunta Illy: «Con Tondo siamo passati da un sistema codificato a uno clientelare». Tarlao cita ad esempio i finanziamenti "a parrocchia", denunciando contestualmente il taglio dei contributi al trasporto pubblico locale e la mancanza del criterio di vetustà nell'assegnazione dei fondi per la ristrutturazione delle scuole, fortemente penalizzante per tutta la provincia. Vidulich lancia l'allarme: «Bloccati dal patto di stabilità, i Comuni non riescono più a pagare nemmeno i lavori di manutenzione già assegnati». Tutte le candidate concordano sull'urgenza di una nuova contrattazione tra Stato e regioni, improntata a una maggiore equità. Marcucci attacca: «La verità è che questa amministrazione ha voluto "castigare" i comuni e la provincia dove ha trionfato il centrosinistra». Un ulteriore riferimento all'attualità consiste nella negazione dei contributi a Trieste Next. A proposito del recupero di risorse, bocciata senza appelli la Macroregione di Roberto Maroni, che secondo Tarlao «fagociterebbe e annullerebbe la nostra specialità, che già fatichiamo a far valere», così come la proposta leghista di trattenere il 75% delle tasse pagate in Lombardia sul suolo regionale: «Ci dicano piuttosto come spenderebbero quei soldi», provoca Marcucci. Nella mattinata di giovedì, inoltre, Debora Serracchiani ha visitato Muggia per una nuova passerella elettorale con una delegazione provinciale del Partito democratico, intrattenendosi con cittadini ed esercenti. Davide Ciullo