Carabinieri, sede temporanea all'ex palazzo del Tribunale
PALMANOVA Palazzo del Tribunale sede temporanea per i Carabinieri? E' un'ipotesi su cui sia l'Arma che il Comune di Palmanova stanno ragionando. Tale possibilità si apre considerando, da un lato, il fatto che l'edificio situato tra via Scamozzi e borgo Udine a partire dal primo aprile non ospiterà più la sede distaccata del Tribunale di Palmanova e, dall'altro, perchè l'immobile di piazza Grande, che accoglie gli uffici della Compagnia di Palmanova, ha davvero bisogno di grossi interventi di manutenzione. «Nei giorni scorsi – spiega il sindaco di Palmanova, Francesco Martines - la giunta mi ha autorizzato a presentare alla Regione una domanda per ottenere un contributo sostanzioso, il cui scopo è quello di effettuare sulla caserma dei Carabinieri di piazza Grande, immobile di proprietà comunale, un intervento da circa 2 milioni e 500mila euro. Il corpo centrale, la zona parcheggi interna e gli alloggi retrostanti presentano parecchie problematiche che andrebbero affrontate con un intervento di grosso respiro». Il primo cittadino ci tiene tuttavia a precisare che l'accoglimento della domanda e il suo iter sono subordinati alla soluzione delle questioni relative al patto di stabilità, che coinvolge tutti gli enti locali, e alla situazione finanziaria del Comune e della Regione. Si tratta quindi, per il momento, di un'idea attorno alla quale si sta lavorando. «Nei giorni scorsi – spiega ancora il sindaco della città stellata - è stato effettuato un sopralluogo nell'immobile del Tribunale da parte dei comandanti regionale e provinciale dei Carabinieri, nonché del comandante della locale Compagnia, proprio per verificare la disponibilità e l'idoneità di quegli spazi. Sembra che il percorso sia possibile. Si tratta, in ogni caso, di un trasferimento temporaneo, per il periodo in cui dovessero svolgersi i lavori di ristrutturazione e ampliamento sulla caserma di piazza Grande. L'obiettivo, da parte nostra, è quello di rendere la struttura maggiormente efficiente e di fornire alla Compagnia gli spazi più adatti al prosieguo dell'attività e presenza in fortezza». Monica Del Mondo