La Pallanuoto vola spinta dai giovani

TRIESTE Progettare di andare in A1 è già un grande obiettivo per una città sportivamente sempre più in agonia. Se poi per realizzare tale ambizioso progetto si utilizzano risorse locali allora la storia si fa davvero interessante. La Pallanuoto Trieste per ora si gode alla grande il suo secondo posto con 64 reti all'attivo e solo 38 al passivo (miglior difesa della A2). Ma soprattutto può godersi la sua vera nuova forza: i giovani. Su tutti, in queste prime otto giornate, si sono messi in luce loro, Andrea Covi ed Elia Spadoni, i terribili triestini che hanno contribuito a questo inizio di campionato con sei reti complessive. Le ultime due, in ordine di tempo, sono state siglate in trasferta contro l'Andrea Doria da Covi. «Sono molto, molto contento, non solo per i gol che dedico alla Pallanuoto Trieste, ma soprattutto perché siamo un gruppo affiatato, con un'età media piuttosto bassa, che ha tanta voglia di fare bene», racconta Covi. Nato nel capoluogo il 31 gennaio 1995, studente della 4° B al liceo scientifico Guglielmo Oberdan, Andrea è uno di quegli esempi lampanti in cui coniugare sport e studio a buoni livelli è sì difficile, ma non impossibile. «I professori sono piuttosto comprensivi con me anche se ovviamente andare in piscina ogni giorni e poi aprire i libri è un grosso sacrificio: però ne vale davvero la pena». Ma qual è l'obbiettivo di Covi? «Puntare ad essere un valido cambio per i titolari quando il mister me lo chiede e ovviamente cercare di migliorare sempre nelle prestazioni magari facendo anche qualche gol». In questi giorni l'altro enfant prodige, Elia Spadoni, nato a Trieste il 27 marzo 1997, è impegnato a Ostia per dei collegiali con la nazionale azzurra, a riprova che i suoi quattro gol in campionato e le sue gare non sono certo passate inosservate. «Elia è senza dubbio un talento e infatti è stato più volte convocato con la nazionale giovanile. Gioca con grande entusiasmo, abbina ad un'ottima tecnica di base anche una notevole intelligenza tattica. Non ha ancora compiuto 16 anni e i suoi margini di miglioramento sono davvero notevolissimi» evidenzia il ds della Pall.Trieste Andrea Brazzatti. Di Covi invece elogia «la grandissima determinazione, l'ottima visione di gioco e il facile adattamento a tutte le varianti tattiche. E gioca con una tenacia non comune». Molto contento della crescita dei suoi ragazzi è l'allenatore Ugo Marinelli. «Hanno dimostrato di poter ritagliarsi uno spazio importante. E non solo per fare rifiatare un paio di minuti i veterani. Stanno offrendo un ottimo contributo, sempre più determinante». Brazzatti ha voluto spendere parole di elogio per tutto il settore giovanile della società alabardata, in costante e impetuosa crescita. «Covi, Spadoni e Ruben Lagonigro (classe 1995, ndr), si sono rivelati una risorsa utilissima per la nostra prima squadra. Ma non è un caso. Da anni stiamo lavorando con meticolosità sul settore giovanile e grazie alla grande esperienza del nostro direttore tecnico Juraj Cirkovic i risultati arrivano». Riccardo Tosques