Nuove regole per la grafia del friulano

È stato approvato con decreto del presidente della Regione il testo che stabilisce la grafia delle varietà della lingua friulana. Un articolo della legge sulla lingua friulana (19/2007) prevede che l'adozione della «grafia ufficiale delle varianti» sia adottato dopo aver sentito l'agenzia Arlef e le Università di Udine e Trieste. L'insieme di regole è stato redatto in forma di proposta scientifica da un gruppo di lavoro presieduto dal direttore del Servizio corregionali all'estero e lingue minoritarie, Giuseppe Napoli, su delega dell'assessore De Anna. Le norme non si discostano dalle regole della grafia ufficiale del friulano previste dalla legge 15/1996, che consentono di rappresentare anche i particolari suoni delle varietà linguistiche. Ad esempio, la parola «cavate» (ciabatta) può presentare varianti con la «z» (zavate) o con la «s» (savate). Per i toponimi sono consentite deroghe per ripristinare una tradizione grafica consolidata e documentata, che dovranno essere richieste dal Comune, entro 120 giorni dall'emanazione del decreto, all'Agenzia.