«Soldi esauriti, barche dei pompieri a secco»
Le tre imbarcazioni in dotazione al comando provinciale dei vigili del fuoco viaggiano ormai consumando "vapori" di carburante, e a breve potrebbero restare ormeggiate, anche in caso di emergenza in mare «per una nave in fiamme o uno yacht che affonda», perché i soldi messi a disposizione per l'anno in corso per fare il pieno - che dipendono da Roma - sono finiti: «Un serbatoio è a tre quarti, due sono a metà, poi siamo a secco». La denuncia è del responsabile triestino del sindacato autonomo del corpo, il Conapo, Diego Fozzer: «I tagli fatti dal Governo e di riflesso dall'amministrazione del corpo nazionale sono talmente elevati che gli accreditamenti per la gestione navale dell'anno in corso sono stati ridicoli e insufficienti, basti pensare che i fondi a disposizione sono stati esauriti nei primi tre mesi dell'anno. Solo grazie ad uno sforzo compiuto a livello locale da parte del comando, i vigili del fuoco sono riusciti ad avere il carburante minimo per garantire fino ad oggi le uscite di emergenza. Con lo spirito di sacrificio intrinseco nei vigili del fuoco siamo sinora riusciti ad evadere comunque ogni richiesta di soccorso. Purtroppo siamo rimasti con un quantitativo di carburante sufficiente a poche ore di moto, poi non ci restano che i remi. Il Conapo chiede alle autorità competenti e a tutte le forze politiche locali una sensibilizzazione verso chi di dovere». «Il carburante necessario per eventuali interventi di soccorso c'è», frenano dal comando provinciale. Da dove, in ogni caso, fanno sapere che, «come un po' tutti, anche noi stiamo risparmiando. Il ministero dell'Interno sta aspettando notizie da quello delle Finanze per poter programmare proprio le sue attività, tra cui il capitolo rifornimenti per i natanti, diverso per inciso da quello per i mezzi terrestri. Le idee, dunque, non possono essere chiare al momento neanche a livello nazionale, ma il problema potrebbe risolversi anche a ore».(pi.ra.)