Impazza l'editoria isontina: a novembre e a dicembre ogni due giorni è uscita una nuova pubblicazione
di ROBERTO COVAZ
GORIZIALa media dice tutto: un libro ogni due giorni. I mesi di novembre e dicembre sono stati scanditi con precisione svizzera da uscite e presentazioni di pubblicazioni varie. Non c'è che l'imbarazzo della scelta nelle librerie solo a elencare i lavori di scrittori isontini o incentrati su vicende di storia locale.
Già nei mesi precedenti il panorama letterario si era arricchito di libri molto interessanti quali Intorno a Goriziadi Dario Stasi, Tullio Crali a Goriziadi Liliana Mlakar, Gorizia e D'Annunziodi Maria Grazia Ziberna e Punti di vistadi Diego Kuzmin solo per citare i più diffusi.
A novembre esce La Tempestadi Paolo Maurensig ispirato al quadro del Giorgione di cui da domani ricorre il 500° della morte. Da un autore goriziano affermato a un esordiente come Francesco Masi che dimostra coraggio e sensibilità nel suo Cento parole. Ancora più toccante è la raccolta di poesie proposta da Maria Chiara Coco ne La camera dei segreti. Esordio anche della gradiscana Giulia Peruzzi con Rea di vivere.Nandra Schilirò, sorella dello sfortunato Giò, propone Solìte. Massimo Grusovin si diletta ne All things must pass.
Nel Monfalconese è invece la storia locale a tenere banco. Il bel libro Turriaco nella Grande guerra,il poderoso lavoro di Duca, Dorsi e Cosma intitolato (poco efficacemente per chi deve ricordarsi il titolo in libreria) Perché li abbiate a goder unitamente in comun a pascolo e legne. La monfalconese Luigia Bacarini invece si concentra sull'affresco dedicato al goriziano Conte Douglas Attems. È un manifesto anti-Berlusconi invece l'esordio di Monica Ravalico in Atto secondo. Il Settecento gorizianoè la strenna proposta dalla Leg per dicembre, dopo aver sfornato una copiosa serie di pubblicazioni a sfondo storico; di particolare rilievo la biografia di Zaccagnini. Giorgio Mosetti cala il poker con il suo Dove tutto finirà, seguito a brevissima distanza dall'esordiente Sara Crosilla che sempre per l'editore La Caravella propone Zero virgola qualcosa. Poesie a arte si fondono in La terra, la visionedi Irene Navarra e Roberto Faganel; bellissimo il volume del Ccm firmato da Manuela Tomadin su La stazione ferroviaria di Redipuglia.C'è molta storia goriziana nell'edizione aggiornata del monumentale Nuovo Liruti; c'è molto buon umore invece nella singolare raccolta di anneddoti e umanità varia di Giorgio Germani dedicata all' Hosteria Mulin Vecio di Gradisca. Le Edizioni della Laguna sfornano i ricchissimi cataloghi delle mostre sul Futurismoprima di proporre il giallo storico su Il tesoro del Carso. Vita e misteri del Pirata benefattore. Roberto Tirelli fa rivivere l'antico centro collinare nella raccolta fotografica Cormons, memoria e nostalgiae sempre da Cormons Luciano Patat per l'istituto Gasperini si concentra su Agli ordini del duce. Il Fascismo in provincia di Gorizia e nella Bassa friulana. La lunga avventura pedestre di Matjaz Klemse da Maribor ad Ancarano viene narrata Negli scarponi rattoppati.Bello il calendario del circolo Brandl di Turriaco sulle Vecchie osterie bisiache.Di Araldica, nobiltà e costumisi occupa invece Giorgio Geromet; da non perdere i l Lunari pal 2010 dei Scussonsdi Romans. Infine, ecco spuntare Gorizia nascostadella Lint che assomiglia molto a Punti di vista. Ma, ovviamente, questo è solo un punto di vista.