Salò e Pasolini Storia di una sceneggiatura mai firmata ma pagata tre volte
«So di non aver fatto il film che avrei dovuto: il mio talento e la mia vocazione avrebbero potuto dare di più. Ma l'insoddisfazione è il carburante che mi tiene in vita». Pupi Avati nasce a Bologna il 3 novembre del 1938. Per qualche anno suona come clarinettista in un'orchestra jazz, poi lavora per una ditta di surgelati. Spronato dall'arte di Fellini e dai finanziamenti di un misterioso miliardario, sul finire degli anni Sessanta tenta la strada del cinema, dirigendo Balsamus, l'uomo di Satana e Thomas e gli indemoniati. Nel '75 partecipa alla sceneggiatura di Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini per poi scrivere e dirigere, nell'arco di quattro decenni, altrettanti film, miniserie e documentari entrati nella storia del cinema italiano (da La casa dalle finestre che ridono, Dancing Paradise, Una gita scolastica e Zeder, passando per Regalo di Natale e il suo seguito La rivincita di Natale, fino ai più recenti Il signor diavolo e Lei mi parla ancora), in cui ha dato prova di uno stile assolutamente originale e di notevoli capacità registiche, spaziando con disinvoltura dall'horror alla satira, dal dramma alla commedia.«Cantore di Bologna e dintorni, narratore quasi maniacale di quel pezzo di terra», come ha scritto Silvana Mazzocchi, è autore di due autobiografie e di diversi romanzi. Tra i più recenti: "Il ragazzo in soffitta" (2015) - un'insolita storia di amicizia dalle tinte gotiche in cui si riaffacciano molti dei temi e delle suggestioni che hanno reso indimenticabile il suo cinema -, "Il signor diavolo" (2018), "L'archivio del diavolo" (2020) e "L'alta fantasia" (2022), da cui è tratto il film Dante di prossima uscita.Avati sarà protagonista di due eventi. Il primo (evento 108) venerdì alle 17 a palazzo Ducale - piazza Castello (7 euro) dal titolo "Il sogno di Dante". Avati dialogherà con Giuseppe Antonelli.Il secondo appuntamento (evento 134) sarà un viaggio. Sabato dalle 8.30 in piazza Leon Battista Alberti e avrà come titolo "Pasolini/de Sade: scene di un viaggio mantovano" a cura di Luca Scarlini. Con Pupi Avati e altri testimoni lungo la via. --