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Giancarlo Oliani/ MARIANA MANTOVANADieci mesi e venti giorni di reclusione per maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini della scuola materna di Mariana Mantovana. Si conclude con questa sentenza, emessa due giorni fa dalla Corte d'appello di Brescia, la vicenda giudiziaria della maestra Marzia Simoni, 37 anni, di Asola. Era finita a processo, con un'altra collega poi risultata estranea ai fatti. Il tribunale di Mantova l'aveva condannata, con giudizio abbreviato, a un anno e otto mesi di reclusione. La Corte d'appello di Brescia aveva in parte riformato quella sentenza, derubricando il reato di maltrattamenti in abuso dei mezzi di correzione, un reato minore, che ha portato la condanna da venti a tre mesi di reclusione. Ma poi la Corte di Cassazione, decidendo sul ricorso presentato dal procuratore generale di Brescia Marco Martani e dall'avvocato di parte civile Andrea Pongiluppi ha annullato la sentenza d'appello e ha rinviato ad altra sezione gli atti, ancora per il reato di maltrattamenti. Ora la condanna sempre con il rito abbreviato, a dieci mesi e venti giorni. I fatti contestati erano accaduti nel corso del 2015. In qualità di maestra, secondo il capo d'imputazione, avrebbe maltrattato alcuni bambini a lei affidati mediante percosse, strattonamenti e sistematiche minacce verbali. Una famiglia si era costituita fin dall'inizio parte civile con l'avvocato Andrea Pongiluppi. Le telecamere dei carabinieri di Viadana avevano registrato tutte le volte che i bambini sono stati strattonati e afferrati in modo brusco, quando sono stati colpiti con uno schiaffo sul sedere e quando sono stati colpiti alla testa con un bicchiere di plastica dura. --© RIPRODUZIONE RISERVATA