Senza Titolo
inceneritoreLa posizione di Atsè stata già spiegatanIn riferimento al nuovo commento dell'ingegner Rabitti, comparso sulla Gazzetta del primo agosto, sempre in merito alla questione dell'inceneritore Pro Gest, ritengo che la posizione di Ats sia stata adeguatamente argomentata e non abbia bisogno di ulteriori precisazioni e chiarimenti, anche nel contesto più generale della problematica inerente al trattamento dei rifiuti e della tutela della salute pubblica. Quando le repliche si ripetono e i discorsi si avvitano, la discussione si può considerare esaurita. La deriva del battibecco, oltre che inutile, sarebbe stucchevole e noiosa. Paolo RicciAts della Val PadanaResponsabile Osservatorio epidemiologicomantovaAgroalimentareancora bistrattatonSinceramente trovo sconcertanti le dichiarazioni del vicesindaco Giovanni Buvoli: "Ciò che incasseremo sarà speso solo per far conoscere la città e attirare turisti". Nell'anno della Capitale della cultura come no profit abbiamo insistito perché fosse discusso e approvato in consiglio Comunale il nostro regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l'istituzione della Deco (Denominazione comunale di origine), senza riuscirci. Ora, nell'anno della Capitale gastronomica europea, ci troviamo di fronte al vuoto assoluto. Al Comune di Mantova non interessa nulla delle eccellenze agroalimentari del territorio. Punto focale di questa amministrazione è spendere e investire in cantieri senza curarsi delle reali esigente delle imprese locali. Le fondamenta delle nostre città sono state costruite grazie all'attività agricola; la storia probabilmente non ha insegnato nulla al Partito Democratico che, in realtà, odia profondamente il settore agroalimentare. Anche i bambini di scuola elementare sanno che con una opportuna promozione delle nostre tipicità, attraverso un regolamento già elaborato e depositato negli uffici di via Roma, sarà possibile sostenere l'occupazione locale. I turisti possono essere attirati a Mantova anche grazie a un'adeguata promozione enogastronomica; la realtà è che abbiamo tante tipicità che non sappiamo di fatto valorizzarle adeguatamente. Con molta amarezza abbiamo visto con i nostri occhi che, non solo non è ancora stato approvato il Deco cittadino, ma che è stata scartata la nostra idea di realizzare la prima festa nazionale dei Deco italiani. A quale santo dovremmo appellarci per farci ascoltare?Nicola Gozzolipresidente Insieme per la Terrascuola POMPONAZZOTutti gli stranieriin una classenVorrei sapere dal dirigente Archi dell'Istituto comprensivo Levi, di cui fa parte la scuola elementare Pomponazzo, come motiva l'aver formato due classi prime con i due rientri pomeridiani (sezione A e C) di cui una senza alcun bimbo straniero e l'altra con più della metà di bimbi stranieri. Questo lo dico avendo mio figlio nella classe di soli italiani (la sezione A) ed essendo molto preoccupata che in un Istituto che porta il nome di una bimba vessata dall'intolleranza, Luisa Levi, possa essersi verificato un qualsivoglia intento finalizzato alla ghettizzazione dei bambini extracomunitari. Siccome ritengo la scuola la principale istituzione fornitrice di educazione civile, morale e umana, vorrei essere rassicurata da motivazioni chiare circa tale scelta.Francesca SchiavicurtatoneAbbonamentocon il black outn Da ormai cinque notti in località Boschetto di Eremo, nella zona che comprende l'iper Tosano, via Parri, la ciclabile e il "rondino" tra via Parri e via Binda, le luci pubbliche stradali sono completamente spente. Fortunatamente nel quartiere costruito dietro il Tosano le luci delle vie interne sono accese, attenuando il disagio degli abitanti. Questa situazione di oscurità si ripete con maggiore frequenza e comporta una serie di problemi non lievi agli abitanti dietro l'iper Tosano, oltre a creare situazioni di indubbio pericolo e di sicurezza per tutto il quartiere Eremo: per la presenza del Tosano, della ciclabile, delle aree sportive e ricreative del Boschetto e perché via Parri è accesso primario al quartiere Eremo ed è via di comunicazione trafficata tra le frazioni nord che sono a maggiore popolazione. La situazione è dichiarata fuori controllo dal Comune di Curtatone, essendo l'illuminazione ancora di proprietà privata: dopo oltre un decennio non è passata alla proprietà comunale perché non sono stati ancora effettuati i collaudi dall'ufficio urbanistica. Questo è quanto mi è stato riferito da persone dell'amministrazione, nel caso fossi male informato vorrei essere corretto ... Credo di non sbagliare, ma le prime costruzioni hanno ormai oltre un decennio. Il Tosano, nello stesso spazio temporale, da semplice supermercato è diventato struttura iper con oneri compensativi a favore del quartiere, a mio parere miseri e poco impegnativi per le finanze della proprietà. A memoria le prime convenzioni sono stipulate nel 2003-2004, dunque partono con il sindaco Rubini e le costruzioni residenziali e commerciali crescono con i successivi tre sindaci (Gatti, Badolato e Bottani). Mentre l'ufficio urbanistica è sostanzialmente lo stesso di oggi. Presumo che la risoluzione di questa travagliata situazione urbanistica debba essere tra le priorità del sindaco Carlo Bottani, essendo ben noto il disagio di un'ampia e popolosa zona del comune. L'unico (a mia conoscenza) incontro pubblico, molto informale, venne svolto in una torrida notte di fine luglio 2015, quando il sindaco e l'assessore Fiaccadori incontrarono sotto le stelle uno sparuto gruppo di abitanti nei dintorni del Tosano. E il tema trattato riguardò l'ultimo aumento della superficie di vendita concesso all'iper e le compensazioni ricevute a favore del quartiere, a mio parere rimaste ancora solo sulla carta dopo oltre due anni. Inviterei l'amministrazione e i consiglieri comunali a farsi carico del problema per una risoluzione in tempi brevi. Sarebbe gradita una migliore informativa sulla situazione attuale e un incontro pubblico anche per chiarire l'impiego della fidejussione incassata di recente a compensazione della mancata realizzazione di opere di urbanizzazione nella zona del Tosano. A mio parere la fidejussione potrebbe essere insufficiente per le varie necessità della zona in quanto la società responsabile della lottizzazione e delle opere di urbanizzazione da fare/collaudare è fallita nel giugno 2016 ... Vorrei infine ricordare che il mancato passaggio al Comune delle opere di urbanizzazione riguardanti l'illuminazione pubblica comporta: nessun cambio o incremento dei punti luminosi esistenti e mancanza di una manutenzione garantita e puntuale in caso di malfunzionamenti e black out.Paolo Savazzi