NON SCHERZIAMO SULL'INCENERITORE

Niente al contrario a che l'epidemiologo dottor Ricci pontifichi sul giornale sulla modalità di smaltimento del pulper e di quanto è bello l'inceneritore della cartiera, ma deve chiarire se lo fa a titolo privato o in nome e per conto dell'ente che tutela la nostra salute, l'Ats. Se come cittadino può sostenere che la luna è una "furmaia" (forma di grana, traduco per lui che è veronese), non può farlo come delegato Ats, specialmente su argomenti che riguardano direttamente la salute della gente. Un anno fa la Provincia concesse l'Aia alla cartiera Pro Gest. I cittadini opposero un ricorso al Tar sostenendo che non era vero, come dichiarato in Aia, che non sarebbero aumentati né inquinamento prodotto, né potenzialità della cartiera, ma che la cartiera avrebbe raddoppiato la potenzialità e l'inceneritore la quantità di fumi prodotti all'ora (portata) e quindi le emissioni. Pro Gest sosteneva che la portata dei fumi del vecchio inceneritore era di 51.000 Nmc/h, mentre quello proposto ne avrebbe emesso 64.000 Nmc/h, non molto di più. La quantità di inquinanti emessi per metro cubo di fumi si chiama concentrazione e la quantità totale emessa in un'ora si calcola moltiplicando la concentrazione (mg/Nmc) per la portata (Nmc/h). Pro Gest e Provincia sostenevano che la quantità di inquinanti emessa dal nuovo inceneritore sarebbe stata inferiore a quelle emessa dal vecchio perché le concentrazioni autorizzate erano inferiori e le portate praticamente uguali. Il Tar incaricò di verificare tecnicamente la questione il Politecnico di Milano, che in maggio ripose per bocca dell'ingegner Viganò confermando le mie osservazioni e sbugiardando Provincia e ProGest: la produzione della cartiera sarebbe raddoppiata e le emissioni aumentate. In particolare (Verifica p.43): per il precedente inceneritore a letto fluido non è difficile dimostrare che 26.000 Nmc/h di fumi... rappresentano condizioni di funzionamento plausibili per l'impianto considerato, a differenza delle condizioni rappresentate da 51.000 Nmc/h secchi all'11% di ossigeno.Pertanto, si conclude che 51.000 Nmc/h non può rappresentare la portata fumi caratteristica dell'inceneritore precedente.Il 21 giugno si sarebbe tenuta l'udienza conclusiva del Tar che si preannunciava disastrosa per loro. Nel disperato tentativo di evitare l'udienza, Pro Gest e Provincia si inventarono la modifica sostanziale della modifica non sostanziale dall'impianto dimezzando la produzione di carta e diminuendo la portata dei fumi dell'inceneritore a meno di 30.000 Nmc/h, "per soddisfare le prescrizioni del verificatore", che non ha prescritto alcunché. Fu convocata una conferenza dei servizi che il 19 giugno approvò in tutta fretta il progetto. L'Aia fu emanata il 20 e presentata il 21 nell'udienza al Tar, che dovette rimandare al 2018 la decisione. Il parere dell'Ats (Ricci) fu positivo in quanto le emissioni sarebbero state inferiori, cosa che ho contestato in un articolo pubblicato il 13. Ci fu un batti e ribatti, poi Ricci concluse il 20: "Per Burgo 2014 la portata indicata è di 51.000 metri cubi/ora, mentre per Pro Gest 2017 è di 29.900 metri cubi/ora. Se la concentrazione rimane costante per entrambe le cartiere (2/3 milligrammi di polveri), la differenza in più è data dalla portata, maggiore per la Burgo. Ora che con Aia 2017 sappiamo quali saranno le emissioni, dopo il dimezzamento ottenuto, si può procedere a concludere la Valutazione d'impatto sulla salute (Vis)". Quello che dice Ricci non è vero e non lo dico solo io, ma il Politecnico: la portata dell'inceneritore Burgo era 26.000 Nmc/h non 51.000, quindi non è nemmeno vero che ci sia stato un dimezzamento delle emissioni. Credo di essere in buona compagnia se chiedo cosa ne pensino la direzione Ats e l'assessore regionale alla Sanità. Al Comune è inutile chiederlo: l'assessore Murari era presente alla Cds e il capo dei vigili (??) Perantoni ha firmato il verbale del 19 giugno per conto del Comune di Mantova.