Scarti da allevamenti contro la siccità: Acquafert a Expo

CURTATONE Utilizzare gli scarti degli allevamenti per aumentare la produttività delle aziende in una situazione di carenza d'acqua. Parte da Curtatone, dove è nata l'azienda Acquafert, oggi con sede a Cicognolo e da dove provengono i fondatori Adelelmo Sanguanini ed il figlio Canzio, una delle nuove frontiere della coltivazione agraria: il progetto "Smart Farm", dove l'integrazione tra zootecnia e coltivazioni sul campo sempre più strettamente automatizzate ed efficienti, trasformano le deiezioni e gli effluenti animali da problema in valore per le aziende agricole sempre più alle prese con i problemi legati all'aumento medio delle temperature ed alla siccità. Esempi di coltivazioni "intelligenti" sono state create nel padiglione Expo di Israele, nazione che con la ridotta superficie coltivabile è sempre alla ricerca di innovazioni tecnologiche. In mostra i vertical fields, campi dove le coltivazioni avvengono su ripiani a sviluppo verticale. Ma la riflessione complessiva su questa nuova frontiera avverrà oggi quando Expo ospiterà per l'intera giornata l'evento Smart Farm: gestione innovativa dell'acqua e dei fluidi agrozootecnici promosso da Acquafert assieme ad altre due aziende innovative del settore. «Il tema di Expo Milano 2015 è Nutrire in pianeta, energia per la vita. Ma se mancasse l'acqua? - si chiede Andrea Guidetti, direttore di Acquafert e della Biociclo di Castiglione nonché ideatore della giornata "Smart Farm" -. Per rispondere a questa domanda abbiamo riunito personalità di alta levatura professionale per approfondire le nuove tecniche di irrigazione, subirrigazione e microirrigazione su colture estensive e a larga scala che minimizzano l'impatto dell'acqua. Il meeting Smart Farm: gestione innovativa dell'acqua e dei fluidi agrozootecnici è stato pensato come un contesto dove agricoltura, tecnica ed economia possano dare il loro contributo per la crescita e la competitività della nostra agricoltura».(fr.r.)