Lucchini affila le armi per il congresso «Non lascio Fi a chi non è all'altezza»

Per ricandidarsi alla guida del partito ha organizzato un convegno con i big formigoniani. Enzo Lucchini, coordinatore provinciale di Forza Italia dal 1997 sa bene che sabato, al congresso, lo attende una battaglia. A contendergli il trono c'è il sindaco di Sustinente Bruno Fattori, appoggiato da un gruppo agguerrito che va dai socialisti della Biroli e di Martinelli, al cattolico Romano Arioli. «Essere consigliere regionale e coordinatore del partito è una grande responsabilità - dice - ma non posso tirarmi indietro. E non ci saranno accordi: questa volta si va fino in fondo».
Candidato per il terzo mandato. Scusi la franchezza, ma non è un po' stanco?
Sono consapevole di quello che significa affrontare altri tre anni d'impegno come coordinatore del partito di maggioranza relativa nel Mantovano e allo stesso tempo svolgere al meglio i compiti di consigliere regionale. Ma il partito deve affrontare tre anni di fuoco e non può essere messo in mano a persone che non mi pare abbiano i titoli politici per condurlo. Siamo un partito nuovo, non può essere guidato da un ex qualcosa.
Lucchini, ma lei prima di essere il volto di Fi a Mantova che faceva?
Sono medico, specializzato in medicina legale. In ogni caso ero dirigente dell'Ussl dell'alto mantovano, lavoravo a Castiglione delle Stiviere...
Si, ma politicamente era impegnato?
Ero iscritto alla Democrazia Cristiana, un forlaniano. Ma le dico subito che non ricoprivo incarichi, né all'interno del partito né come eletto.
Poi è arrivata Forza Italia, con la famosa scesa in campo di Berlusconi. Ne è rimasto folgorato?
Per la verità io sono tra quelli che si sono avvicinati a Forza Italia prima ancora della sua nascita. Anzi sono stato avvicinato...
In che senso?
Era il 1993 e dei...come potrei definirli... talent scout dello staff di Berlusconi erano a caccia di persone adatte ad entrare nei primi nuclei dei club di Forza Italia. Ho partecipato alle riunioni che si tenevano a Milano con gente di Mediaset, collaboratori di Dell'Utri e di altri esponenti di quello che sarebbe diventato un partito...
Dica la verita, Lucchini. Si candida per la terza volta perché non ha trovato il ‘delfino' adatto?
Ma no, sono il coordinatore di una squadra di persone capaci, aperta a nuove immissioni. Uno staff che ha accumulato esperienza e maturità...non è questione di delfini.
Che cosa l'ha spinta a rimettersi in gioco, allora?
Lo spirito di servizio. Per crescere Forza Italia ha bisogno di continuità. Serve per capitalizzare quell'esperienza maturata di cui parlavo prima.
Questa volta, però, c'è un avversario, Bruno Fattori, appoggiato da una cordata che va dai laici della Biroli e di Martinelli ai cattolici di Arioli...
Definirsi laico-socialisti- cattolici non significa nulla. O meglio, con quell'etichetta hanno semplicemente richiamato l'essenza stessa del partito, non di una sua parte. Un non senso che rivela ciò che questo gruppo è davvero.
Cioè?
Gli ‘anti Lucchini'. Non mi pare abbiano un progetto politico alternativo, si muovono sulla base di un personalismo estremizzato.
Il suo antagonista storico, Foschini, sta alla finestra. E' persino venuto al convegno che ha lanciato la sua candidatura.
Ho letto le dichiarazioni di Foschini e registro il suo invito all'unitarietà e la sua volontà di defilarsi. Sarei felice se facesse un passo in più.
Negli ultimi tre anni non è andato proprio tutto bene. Avete perso alle politiche e alle provinciali, non è vero?
Per la verità gli esiti del voto per il Comune capoluogo, per le politiche e le provinciali hanno registrato la crescita di Forza Italia. Purtroppo questa vittoria non è stata accompagnata da una performance coerente con la potenzialità dell'alleanza. Paradossalmente alle provinciali, proprio a Sustinente dove è sindaco Fattori, la candidata della Cdl (Stefania Concordati ndr) è arrivata dietro Fontanili già al primo turno, in controtendenza con il resto della provincia.
Che vuole dire?
La spiegazione dovrebbe darla il sindaco di Sustinente, che era segretario comunale di Forza Italia. Francamente il gruppo che lo sostiene non sembra aver dato prova di avere i titoli politici per rivendicare la guida del partito: basta pensare a quello che è successo alle comunali di Villimpenta, alla babele di Virgilio e all'inconsistenza del coordinamento del partito cittadino.
Lucchini abbiamo parlato solo di politica. Ma lei mica penserà tutto il giorno alle vicende di Forza Italia...
Ovvio, ma com'è naturale in questi anni ho dovuto rinunciare a molti hobby. Mi piace andare in bicicletta, leggere libri e poi sono un appassionato giocatore di bridge. Ma non faccio una partita da anni, ormai. (ni.co.)