A Rivarolo la minore pressione fiscale


PORTO MANTOVANO. Sono Sermide, Ostiglia e Mantova i Comuni che esercitano la maggiore pressione fiscale sui cittadini, considerando l'Ici e l'addizionale Irpef. I meno tartassati risultano gli abitanti di Rivarolo, Mariana e Porto. Quest'ultimo è anche il centro che, rispetto ai residenti, ha il minor numero di dipendenti (uno ogni 389 cittadini), Quanto all'indebitamento, le maggiori spese per il rimborso dei mutui devono essere sostenute da Castel Goffredo, Pieve di Coriano e Ponti sul Mincio. Questi, in estrema sintesi, i risultati di un'indagine eseguita dal Csi (Centro servizi all'impresa e alla pubblica amministrazione) per conto della Provincia.
I dati sono stati presentati ieri a Villa Schiarino all'ente che li aveva commissionati dal presidente del Csi Arnaldo Comini, dalla direttrice Elena Adamoli e da Michele Vallino. L'Adamoli in particolare si è soffermata a spiegare la realizzazione di un progetto che è consistito nella rilevazione sia dei processi organizzativi che finanziari dei Comuni mantovani. «Scopo principale - ha spiegato - non è tanto quello di dare risposte immediate ma di osservare e conoscere le realtà locali, in modo che la Provincia possa poi avviare politiche mirate di promozione e di supporto e proporre politiche di associazionismo tra gli enti, iniziative di innovazione». Il lavoro si è basato sull'analisi di un questionario inviato ai Comuni e dei vari bilanci consuntivi del 2002.
Hanno risposto e fornito i dati l'80% dei Comuni per quanto riguarda i processi organizzativi e il 92% per gli aspetti finanziari. Gli enti sono stati divisi in tre fasce demografiche: sino a 3.000 abitanti, da 3.000 a 10.000, oltre i 10mila.
I dati, per quanto inconfutabili, vanno ovviamente interpretati. Sulla pressione fiscale possono incidere fattori diversi, che innalzano la media per abitante: a Sermide e a Ostiglia possono aver influito le somme versate dai grossi impianti termoelettrici, come a Mantova (dove peraltro non si è applicata l'addizionale Irpef) possono essere stati determinanti le più elevate rendite catastali e i molti servizi a carattere provinciale.
Incontrovertibile è comunque la ‘performance' di Porto che, anche limitandoci ai soli Comuni oltre i 10mila abitanti, svetta per la minore pressone fiscale (in questa graduatoria sono ai vertici anche Curtatone e Suzzara), per le minori spese correnti (con clasifica analoga alla precedente) e per le minori spese di rimborso dei mutui (qui seconda è Curtatone e terza Virgilio).
«Questo - spiega il sindaco di Porto Remo Pezzali - è il frutto della razionalizzazione dell'ente. Dando all'esterno parecchie attività, abbiamo potuto ridurre il numero dei dipendenti e, essendo venute a diminuire in talo modo le spese, abbiamo potuto contenerci nella pressione fiscale. Nel contempo, come tutti possono constatare, i servizi sono migliorati».
Nella discussione che è seguita alla presentazione dell'indagine, sono intevenuti il direttore della Provincia Iudicello e gli assessori Orlandini e Tosi.

Giorgio Guaita