Centrali: spuntano altre ipotesi su combustibili e futura potenza


OSTIGLIA-SERMIDE. Sul tavolo dei ministeri non ci sarebbero solo i due progetti di potenziamento delle centrali di Sermide ed Ostiglia, ma una serie di scenari che vanno dalla dismissione dei gruppi all'obbligo di funzionare solo a metano, a limiti nella potenza. E' quanto verificherà il Comune di Ostiglia nel corso dell'imminente riunione a Roma (5 marzo) che vaglierà il piano presentato da Endesa Italia: due turbogas da aggiungere ai tre in via di completamento alla centrale termoelettrica ostigliese.
«Credo» spiega l'assessore ai lavori pubblici Angelo Malagutti «che dire si o no al potenziamento significhi solo orientare un ventaglio di scelte, peraltro non tutte chiare. Molti dimenticano che non siamo più negli anni '90. Oggi dobbiamo confrontarci con un governo che spinge per nuove centrali. Bocciare il potenziamento con due turbogas cosa significa? Cosa arriverà se si dice no? Vogliamo evitare che i rischi ai quali andiamo incontro siano peggiori della proposta». Per Malagutti, anche l'eventuale autorizzazione potrebbe essere collegata a prescrizioni come l'obbligo ad utilizzare solo metano come combustibile anche a Sermide, oppure di mantenere come tetto la potenza termica del passato, senza quindi peggiorare le emissioni. In questo caso Ostiglia verrebbe «decurtata» del 10% e Sermide del 15%.
Sui dati della Provincia che evidenziano come il potenziamento farebbe in pratica raddoppiare l'inquinamento, interviene il sindaco di Sermide, Stefano Michelini: «Anche i nostri dati dicono che si avrebbe un peggioramento, e questo ha giustificato il nostro no al progetto dell'Edipower che chiede di mantenere in funzione due gruppi ad olio-gas. Credo che però se si deve parlare di scenari, questi saranno il risultato delle mediazioni che si aprono in commissione. Già i limiti alle emissioni chiesti dalla Regione alla prima riunione a Roma mi sembrano significativi. Credo che in ogni caso valutare la situazione ambientale nel suo complesso come sta facendo la Provicnia sia una strada corretta».
Infine, da segnalare che anche l'associazione ambientalista Codiamsa ha presentato le proprie osservazioni per dire no al potenziamento proposto per la centrale termoelettrica di Ostiglia. Le osservazioni si aggiungono a quelle istituzionali (Provincia e Consorzio dei Comuni), di Rifondazione Comunista e d'ambientalisti del Destra Secchia (Ostiglia e Poggio).
Sempre Codiamsa, dai giorni scorsi ha attivato un sito all'indirizzo www.codiamsa.org.

Francesco Romani