Montezemolo rifiuta l'etichetta anti-Lega

PALERMO. Condivide la posizione di chi giudica 'un passo in avanti" la recente proposta del governo sulle pensioni, è preoccupato dal clima di 'giustizialismo" intorno al sistema bancario, ritiene il Mezzogiorno 'priorità" per il Paese e vuole tornare alla concertazione con i sindacati, non risparmia qualche stoccata al 'rivale" Nicola Tognana di fronte al tentativo di schematizzare il ruolo di grandi e piccole imprese.
Luca Cordero di Montezemolo ha presentato il suo programma di candidato alla presidenza di Confindustria agli industriali siciliani e ai presidenti delle associazioni di Caserta, Taranto, Reggio Calabria, Bari e Brindisi. Per sgombrare il campo, il presidente della Ferrari e della Fieg esordisce dicendo di essere venuto in Sicilia 'per condividere progetti comuni con chi nel Mezzogiorno ormai fa impresa sana e moderna senza più pianti e appelli ai sussidi", invitando tutti, grandi e piccoli industriali, 'a fare gioco di squadra e sistema". L'obiettivo è porre la questione del Mezzogiorno 'come priorità", rompendo 'il troppo silenzio che c'è stato in questi ultimi tempi". Montezemolo invita 'la futura Confindustria ad agire", perchè 'non è più tempo di fare dibattiti e tavole rotonde". E a chi considera la sua candidatura in chiave anti-leghista, replica: 'chi vive le vicende di Confindustria supponendo collateralismi con la politica commette un errore". 'Confindustria deve basarsi sulla propria autorevolezza, sulla forza delle proprie idee, senza nessun legame con i partiti o etichette di qualsiasi tipo. Non credo che in passato presidenti del calibro di Carli o Merloni abbiano avuto delle etichette".
Montezemolo dice di non voler entrare nel merito delle scelta che giovedi farà Assolombarda e sottolinea il supporto che gli stanno fornendo non solo le regioni del Sud e cita 'l'intera Lombardia, esclusa Milano", il Piemonte, la Toscana, il Trentino Alto Adige, 'oltre alla Sicilia, alla Puglia, alla Basilicata, alla Calabria e alla stessa Campania", salvo Napoli (patria del presidente uscente D'Amato) che ha affidato al suo presidente Iavarone il compito di scegliere.
Sulle pensioni, il manager evidenzia che 'nessuno ha la bacchetta magica, ma la riforma rappresenta una priorità e credo che il progetto del governo abbia una valenza positiva". E riferendosi alle recenti vicende giudiziarie legate ai crack Parmalat e Cirio, Montezemolo manifesta infine preoccupazione 'per il profumo di giustizialismo e per il clima di chiusura a riccio in difesa di certi interessi, che stanno animando il dibattito sul sistema bancario", auspicando che si apra 'una pagina nuova nei rapporti fra banche e imprese per evitare alcune rigidità".