«Risponderò in Parlamento»

ROMA.«Non faccio nessuna dichiarazione fino al 19, giorno in cui è fissata l'audizione del sottoscritto in commissione». A Genova per l'assemblea del Forex, il presidente di Capitalia Cesare Geronzi oppone un secco no comment alle domande sugli ultimi sviluppi della vicenda Cirio. Il chiarimento avverrà in Parlamento giovedi prossimo e fino ad allora, non ci saranno altre repliche alle accuse di Sergio Cragnotti, arrestato mercoledi scorso per il crac del gruppo agroalimentare.
Detenuto a Regina Coeli insieme al figlio Andrea e al genero Filippo Fucile (tutti per il reato di concorso in bancarotta fraudolenta preferenziale nei confronti di sei istituti i credito), l'ex patron della Cirio sperava che gli avvocati di famiglia potessero ottenere dal Gip una scarcerazione rapidissima. In particolare per il figlio che, dicono i legali, sta reagendo molto male all'esperienza in cella (d'isolamento). Fino a ieri sera, però, da Piazzale Clodio non era arrivata nessuna risposta. La procura avrebbe dato il suo parere - contrario secondo le indiscrezioni - ma al giudice per le indagini Andrea Vardaro resta tempo fino a martedi mattina per decidere se confermare le misure cautelari o tramutarle in un provvedimento meno duro come gli arresti domiciliari.
A palazzo di giustizia si fa notare che già nell'ordinanza di custodia il Gip aveva definito il carcere come la sola misura adeguata ad evitare la reiterazione del reato e l'inquinamento delle prove (almeno per quando riguarda il ruolo di Cragnotti senior). E che le tesi contenute nelle memorie difensive consegnate durante le precedenti fasi d'inchiesta - le stesse sostenute dal finanziere durante l'ultimo interrogatorio - non erano credibili.
Agli avvocati Franco Coppi e Giulia Buongiorno, in caso di verdetto negativo da parte del Gip, non resterebbe perciò che contare sulla pronuncia del tribunale del riesame. Il ricorso è già stato presentato e lunedi sarà consegnata la memoria difensiva alla quale i legali hanno lavorato, insieme a un folto gruppo di consulenti, nel fine settimana. La procura, nel frattempo, lavora al calendario dei prossimi interrogatori. Lunedi saranno ascoltati l'altra figlia di Cragnotti, Elisabetta, l'ex amministratore Ettore Quadrani (interdetti entrambi da ogni attività di impresa), all'ex dirigente di alcune società del gruppo Paolo Micolini (ai domiciliari a Udine). Martedi è invece in programma un vertice fra gli inquirenti romani e i colleghi della procura di Monza che indagano sul ruolo delle banche. Poi sarà necessario un incontro con i Pm di Parma e Milano, anche in vista di un possibile interrogatorio di Calisto Tanzi e Fausto Tonna. Da fissare resta la data di altri due interrogatori eccellenti: quelli di Cesare Geronzi e dell'amministratore delegato di Capitalia Matteo Arpe.(n.a.)