‘In agricoltura c'è il rischio concentrazione'
Nella nostra provincia sta accelerando un processo di concentrazione delle imprese agricole che preoccupa i giovani della Coldiretti. Se n'è fatto interprete il delegato provinciale Gabriele Avosani nell'incontro con i vertici della Provincia, il presidente Maurizio Fontanili e l'assessore Carlo Orlandini. «Questo gigantismo delle imprese - è stato osservato - crea l'illusione della competitività sui grandi numeri ma di fatto impoverisce il territorio, sia in termini economici che sociali».
All'incontro hanno preso parte, insieme ai dirigenti e delegati giovanili, il presidente della Coldiretti Aldo Caleffi, il direttore Enzo Bottos e i componenti della Giunta esecutiva provinciale. «Questo - ha affermato Caleffi - per dare il segno dell'attenzione che si pone alle esigenze dei giovani», che per l'occasione hanno presentato alla Provincia un documento sulle linee di intervento per lo sviluppo dell'agricoltura mantovana. Una forte preoccupazione espressa dai giovani alla Provincia è quella del ricambio generazionale, con punte massime nel Destra Secchia e nell'Oglio-Po. La Coldiretti stima che attualmente i giovani fino ai 30 anni impegnati stabilmente in agricoltura siano circa cinquecento, su un totale di 10 mila e cinquecento unità attive iscritte all'Inps. «Un magro 5%, che certo non garantisce futuro alle aziende» fa rilevare il delegato provinciale.
Fontanili ed Orlandini hanno detto di aver recepito i contenuti del documento dei giovani.