Un mare di debiti e conti gonfiati


ROMA.Un articolo pubblicato dall'Espresso. Ma alla procura di Roma sarebbe arrivato anche l'esposto di alcuni tifosi che hanno denunciato un trattamento ingiusto nei confronti della Fiorentina di Cecchi Gori, travolta dai debiti.
Un atteggiamento molto diverso rispetto a quello riservato ad altri club calcistici italiani con i conti in disordine, finiti nel mirino delle procure per altre vicende e sempre sfiorati dalle inchieste. Sta di fatto che i magistrati romani aprono un'inchiesta sul tanto declamato buco del calcio.
I bilanci di molte società sportive sarebbero truccati: «buchi» occultati, o non visti da chi dovrebbe controllare, conti gonfiati. Le squadre, però, avrebbero avuto ugualmente accesso al campionato, con omissioni anche da parte degli organismi sportivi.
Un'ipotesi che la procura di Roma prende in considerazione. Le verifiche sono già cominciate. E adesso si rischia una nuova bufera nel mondo del pallone. Si controllano i conti delle società di serie A, B e C. Il fascicolo al momento non fa riferimento ad alcun reato e non ci sono indagati, soltanto atti relativi e ipotesi.
Ma il sostituto Silverio Piro, titolare dell'inchiesta, ha delegato la Guardia di Finanza ad acquisire la documentazione presso le società sportive.
Si vuole far luce anche sul cosiddetto «doping amministrativo», una formula nuova, usata dal presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara.
Il patron della squadra rossoblu ha lanciato il suo j'accuse contro quel meccanismo che consente ad alcune società di accedere al campionato col bilancio in rosso, continuando a scendere in campo con «fuori classe» del pallone valutati miliardi. E se dei debiti delle squadre calcistiche si era parlato la scorsa estate, quando la procura ha messo sott'accusa le «false» fideiussioni, che avrebbero consentito l'iscrizione al campionato delle squadre, adesso i magistrati guardano alla compravendita dei giocatori e alle sponsorizzazioni. Voci attraverso le quali i bilanci potrebbero essere stati falsificati.
È stato Victor Ukman, presidente della Covisoc fino al 2001, a denunciare gli accordi tra i presidenti delle società per la cessione dei calciatori e a fare riferimento al «gioco delle plusvalenze».
E la procura guarderà anche all'attività di quelle società che si occupano di mettere sul mercato i calciatori e di valutarli, come la Gea, la società vicina a Sergio Cagnotti.
Ukman ha anche fatto riferimento alle pressioni della Lega, pronta a chiudere un occhio pur di fare accedere al campionato alcune squadre. Sulla scrivania del pm Silverio Piro finiranno poi tutti i documenti relativi alle sponsorizzazioni delle squadre e allo sfruttamento dell'immagine dei giocatori. E sull'inchiesta peseranno anche le ombre delle indagini in corso su Parmalat e Cirio: distrazioni di bilancio potrebbero riguardare i gruppi collegati a squadre di calcio.
Il calcio finisce anche sotto i riflettori del Parlamento. La commissione cultura della Camera a giorni varerà un'indagine conoscitiva sulle ragioni della crisi del pallone.
Il presidente della Figc, Franco Carraro, si dice «molto lieto» per un'iniziativa che io avevo auspicato sin dal luglio scorso».

Valentina Errante