Dal blocco di Ostiglia ai volantini
Il caso della messa tridentina in suffragio dei caduti di Nassyiria scoppia lo scorso dicembre. Voluta dalla Lega Nord di Ostiglia, che per organizzare l'iniziativa si rivolge al comitato 'Principe Eugenio" di Verona, la messa riceve in un primo momento l'avallo del sindaco Graziella Borsatti, che concede l'uso del municipio, ma viene bloccata in assenza dell'autorizzazione del vescovo. I malumori suscitati dall'episodio si aggiungono alle richieste raccolte dal libraio antiquario di Mantova Mansueto Bassi, rappresentante di 'Una Voce". Si tratta di iniziative distinte, che nascono dalla stessa rivendicazione: il diritto a partecipare alla messa celebrata secondo il rito preconciliare. A sostegno del messale di San Pio V Bassi raccoglie 1.350 firme, e in maggio chiede per la seconda volta al vescovo di essere ricevuto. Non riceve risposta, ma il libraio antiquario non demorde e l'11 gennaio, approfittando della presenza del cardinale Sodano, che celebra in Sant'Andrea per l'ordinazione di monsignor Pecorari, rilancia la sua richiesta attraverso un volantinaggio. Un volantino finisce anche tra le mani del Segretario di Stato. Bassi ricorda che il vescovo di Verona, Carraro, ha autorizzato la celebrazione della messa preconciliare.