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BREVI

SUL DECRETO
Iraq, centrosinistra
ancora spaccato

Il centrosinistra conferma la spaccatura politica sull'Iraq. E' accaduto martedi notte nella seduta congiunta delle commissioni Esteri e Difesa di Palazzo Madama impegnate nell'esame del decreto legge che rifinanzia la presenza del contingente italiano in Iraq, ma anche molte altre missioni internazionali di pace. Le opposizioni hanno chiesto alla maggioranza di scorporare dal testo le norme che riguardano la situazione irachena. In questo modo avrebbero potuto dare un voto favorevole alle altre missioni e votare contro quella in Iraq scindendo le due questioni. Ma il centrodestra ha negato questa procedura e alla fine le minoranze si sono divise tra chi ha votato contro (Prc, Pdci, verdi, minoraza Ds) e chi si è astenuto (Margherita, maggioranza ds e Sdi). Il decreto andrà al Senato il 12 febbraio.

DAL RIFORMISTA
Fini premiato
politico dell'anno

Gianfranco Fini è il politico dell'anno 2003 e a dirlo è ‘Il riformista', quotidiano di sinistra diretto da Antonio Polito, che in una cena di gran gala (con il cuoco Vissani ai fornelli) ieri sera all'hotel Parco dei Principi ha consegnato al vicepremier il premio. Al leader di An va il premio di politico dell'anno 2003 per il viaggio a Gerusalemme, la condanna senza appello delle leggi razziali e la revisione critica del giudizio sul fascismo. Il riconoscimento come politico dell'anno del mondo occidentale per il 2003 è andato invece al premier britannico, Tony Blair, per il coraggio con cui si è speso nella vicenda irachena e a ritirare il premio sarà l'ambasciatore Anthony Roberts. Politico del 2003 del mondo non occidentale è risultato invece il presidente del Brasile, Lula.

MARTEDI' L'INCONTRO
Berlusconi vola dal
colonnello Gheddafi

Per Silvio Berlusconi un viaggio improvviso in uno dei Paesi del Mediterraneo che maggiormente interessano le strategie estere dell'Italia, sia dal punto di vista politico che commerciale: la Libia del colonnello Muammar Gheddafi, uomo imprevedibile che ha da tempo sconfessato la sua politica panafricana imprimendo una decisa accelerazione nei rapporti con l'Occidente. E' su questa premessa che il presidente del consiglio volerà martedi 10 febbraio in Libia - primo tra i leader occidentali dopo l'annuncio di Gheddafi di aver iniziato a smantellare il proprio arsenale a lunga gittata - per un secondo faccia a faccia con il colonnello (il primo Berlusconi lo aveva avuto il 28 ottobre del 2002).