“Fiducia e coraggio”: il mantra di Soncin per salvare il Venezia
article Il nuovo tecnico, detto il “Cobra”, è chiamato a compiere un impresa ai limiti dell’impossibile: salvare gli arancioneroverdi dalla Serie B
Alessandro Ragazzoarticle Il nuovo tecnico, detto il “Cobra”, è chiamato a compiere un impresa ai limiti dell’impossibile: salvare gli arancioneroverdi dalla Serie B
Alessandro Ragazzovideo 600 feriti nell'ospedale dentro l'acciaieria Azovstal di Mariupol, dice il sindaco ucraino. La guerra nella guerra tra Russia e Usa (Biden chiede 33 miliardi di aiuti militari e il Congresso ha approvato l'utilizzo di asset russi per sostenere Kiev). Il ruolo di Gran Bretagna e Europa: esclation o pressing diplomatico? In Italia aumentano i prezzi e scende il Pil e c'è chi guadagna consensi sulla insofferenza popolare. Giorgia Meloni apre il congresso programmatico di Fratelli d'Italia a Milano, terra di Salvini. Oggi a Metropolis ne parliamo con Emma Bonino, ex ministra degli Esteri e leader di +Europa, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, e Stefano Cappellini. In collegamento da Kiev, Paolo Brera. Con i sentieri di guerra in video di Gianluca Di Feo. Conduce Gerardo Greco Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand in video e in podcast sul sito di Repubblica
article Il 78enne si è sentito male oggi, venerdì 29. La sua attività aperta da più di mezzo secolo al Villaggio dei Fiori. Attesa per i funerali
Massimo Tonizzovideo Il videoreportage di Matteo Macor per Metropolis dalla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia. I 28mila metri quadrati del MiCo di Milano accolgono 4600 delegati. Tra questi ci sono ex missini, ex finiani ma anche ex di Forza Italia. Tra i fedelissimi di Meloni, gli immancabili Santanché e Ignazio La Russa, che attacca Repubblica: "Fate domande sceme. Salvini? Un controsenso averlo qui ma il centro-destra esiste". Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand in video e in podcast sul sito di Repubblica
video Emma Bonino, già ministra degli Esteri e senatrice di + Europa, risponde a Metropolis a chi vorrebbe chiudere la guerra in Ucraina concedendo il Donbass a Mosca. "Non credo di essere stupida, ma è davvero difficile capire cosa vogliono gli italiani. Perdiamo tempo in campagna elettorale mentre gli ucraini si difendono. Putin pensava di replicare i risultati in Cecenia e Crimea, ma oggi non è la stessa cosa". Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand in video e in podcast sul sito di Repubblica Segui gli aggiornamenti sull'Ucraina Iscriviti alla Newsletter
video Con le nuove regole in vigore dal 1 maggio si fa un altro e decisivo passo verso la normalità dopo l'emergenza coronavirus. Addio al green pass ovunque, tranne che per accedere alle strutture sanitarie e niente obbligo di mascherina per molti luoghi al chiuso anche se, in questo caso, le eccezioni sono più significative. Novità per i turisti stranieri che arrivano nel nostro Paese, non dovranno più compilare il Passenger locator form, ma resta l'obbligo di possedere il green pass base.A cura di Sofia Gadici
video "Armi offensive o difensive? Non siamo sulla luna, vedo questo dibattito solo in Italia". Premsso questo, il direttore di Limes Lucio Caracciolo a Metropolis spiega perché la guerra in Ucraina potrebbe durare molto a lungo e perché a questo punto è meglio puntare a un cessate il fuoco piuttosto che a una pace definitiva. Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand in video e in podcast sul sito di Repubblica
video Meri Mion stava per compiere 13 anni quel 28 aprile del 1945, mentre nelle strade si gioiva alla liberazione di Vicenza e del Nord Italia. Per festeggiare il compleanno - era il giorno dopo - e per far festa all'Italia libera, la mamma le preparò una bella torta. Che la bambina non assaggiò mai. Perché un soldato Usa vide il dolce sul davanzale a raffreddare, lo 'rubò' e lo divise con i commilitoni. Oggi, 77 anni dopo, quel 'torto' è stato sanato. Meri Mion, 90 anni domani, ha ricevuto dal Comando U.s. Army di stanza a Vicenza il dolce che in quell'aprile del '45 che non aveva potuto assaggiare: una grande torta con panna e fragole, guarnita con un cestino di ovetti pasquali di cioccolato. E' stato il sergente Peter Wallis, di Seabeck, Washington, recente vincitore del concorso per il miglior combattente del Comando Europeo di gestione delle installazioni, a porgere la torta alla signora Mion, emozionata e commessa. Presente anche il colonnello Matthew Gomlak, comandante della Guarnigione Americana in Italia. Centinaia di persone, tra cui soldati italiani, carabinieri, veterani statunitensi, veterani italiani e molti cittadini hanno assistito alla cerimonia ai Giardini Salvi, molto vicino a dove l'88/a Divisione di Fanteria combatté in città il 28 aprile 1945. Il colonnello Gomlak ha rievocato il combattimento avvenuto nel vicino Corso San Felice e Fortunato. Pioveva e tuonava la mattina in cui i soldati della 88/a combattevano contro gli avversari tedeschi. Almeno 19 soldati Usa furono uccisi o feriti. Altri americani, della 91/a di Fanteria, procedettero invece a nord della Riviera Berica, verso la città, e più tardi sarebbero sfilati in Corso Palladio, dove gli italiani offrirono loro pane e vino. Meri Mion, in un paese vicino a Vicenza, San Pietro in Gu, in provincia di Padova, aveva passato con la mamma tutta la notte nascosta nella soffitta della loro fattoria. I tedeschi in ritirata spararono alcuni colpi vicino alla loro casa. Ricordi che tormentarono Meri a lungo. La mattina, al risveglio, gli americani erano ormai vicini e la madre preparò con un giorno d'anticipo la sua torta di compleanno. Fresca di forno, fu messa a raffreddare sul davanzale della finestra, ma qualche soldato americano la portò via. Meri Mion ha potuto ringraziare l'esercito Usa, che ha voluto ricordarsi di lei. La torta la porterà a casa, per condividerla con i suoi cari. "Domani - ha detto Meri - mangeremo quel dolce con tutta la mia famiglia, pensando a questo giorno meraviglioso che non dimenticherò mai".Video Ansa
video Almeno tre persone sono rimaste uccise in seguito a un'esplosione in una fabbrica di vernici a Tuzla, nella periferia di Istanbul in una zona industriale. Lo riportano vari media turchi. Secondo il prefetto della località, Ali Akca, l'esplosione è stata dovuta ad un incendioed è stata aperta un'inchiesta per determinarne la causaVideo Twitter - doyaksec
article Presentato il progetto per lo stabilimento a rischio chiusura, focus su efficienza, investimenti, costo del lavoro ridotto e produzione di ruote di alta gamma. La proprietà prende tempo
Alessandro Ragazzo