Ecco cosa succede al confine ucraino, il fiume di profughi

video Le auto, i furgoni e i pullman arrivano carichi di aiuti, dai medicinali alle coperte, dalle scarpe ai cappotti. Ma ci sono anche pacchi con giocattoli e cibo a lunga conservazione. E poi gli stessi veicoli ritornano indietro carichi di profughi ucraini che il popolo della solidarietà porta a destinazione in tutta Europa. Il giornalista  veneziano Sebastiano Giorgi  continua a raccontare, dal confine tra Polonia e Ucraina, l’esodo di migliaia e migliaia di ucraini che scappano dalla guerra scatenata dalla Russia. File interminabili di gente che scappa a piedi dalle bombe e file interminabili di veicoli che appena dopo il confine aspettano per poter dare loro un passaggio. Le destinazioni sono le più disparate. Si leggono sui cartelli che questi volontari della solidarietà tengono in mano per indicare ai profughi dove sono diretti. In quei cartelli c’è tutta l’Europa. A Korczowa come a Hrebenne, le due località polacche da dove oggi è ripreso il racconto di Giorgi. (testo di Carlo Mion)

Ucraina, Putin parla con le hostess del conflitto: "Sanzioni sono come una dichiarazione di guerra"

video Mentre infuria la guerra in Ucraina, Vladimir Putin si fa riprendere circondato da hostess della compagnia aerea russa Aeroflot in un evento promosso in vista dell'8 Marzo. Il presidente russo abbandona il freddo tavolone anti-Covid che aveva utilizzato nei giorni scorsi per i colloqui politici. Stavolta si mostra rilassato, persino sorridente in alcuni passaggi. Dialoga con le hostess sulla situazione bellica. E lancia un messaggio minaccioso: "Le sanzioni - dice - che vengono introdotte sono simili a una dichiarazione di guerra. Ma, grazie a Dio, non si è ancora arrivati a questo" SEGUI LA DIRETTAISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANAVideo Twitter

L'appello di Alba e del suo papà: "Ragazzo down bloccato a Kiev: pronti a ospitarlo"

video “Vogliamo ospitare Lev, sua madre e sua nonna”. Luca Trapanese, il primo papà single e gay che ha adottato Alba, una bimba con handicap, ha pubblicato un video su Instagram in cui denuncia una situazione di pericolo per un diciassettenne down bloccato nella capitale ucraina. “L'associazione europea della sindrome di Down ha appena fatto sapere che a Kiev c'è un ragazzo down insieme alla mamma e alla nonna bloccati in casa - dichiara l’uomo con in braccio la piccola - Io e Alba vogliamo fare un appello al ministro Di Maio e al presidente della Camera perché noi siamo disponibili ad accogliere Lev, la sua mamma e la nonna”. L’appello è rivolto a tutte le forze politiche perché si uniscano e insieme riescano a portare Lev in Italia che ha già una casa sicura in cui vivere insieme alla madre e alla nonna.Video Instagram

Così perfetto da sembrare falso: il fact checking sul video dell'elicottero russo abbattuto

video Il ministero della Difesa ucraino ha condiviso sui social le immagini di un elicottero da guerra russo abbattuto da un missile terra-aria ucraino. Il video è così perfetto da sembrare, a prima vista, fake. Un rischio che va tenuto in conto, nonostante l'attendibilità della fonte che ha diffuso le immagini: più volte, dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, sono circolati sui social video spacciati come reali e provenienti, invece, da videogame o simulatori che si avvalgono di computer grafica. Quello che documenta l'elicottero russo Mi-24 abbattuto sembra essere vero, almeno a giudicare dagli elementi raccolti da The Aviationist, sito fondato nel 2006 dall'italiano David Cenciotti, che più volte - anche in passato - si è trovato a decifrare video dalla veridicità incerta riguardanti il mondo dell'aviazione. a cura di di Pier Luigi Pisa

Arrestata in Russia campionessa olimpica Usa e star della Nba femminile: "Aveva droga nel bagaglio"

video Le autorità russe hanno arrestato Brittney Griner, cestista americana due volte campionessa olimpica e star della Nba femminile dove gioca nei Phoenix Mercury. L'arresto è avvenuto nei giorni scorsi ma è stato confermato solo ora. L'atleta è stata fermata in un aeroporto nei pressi di Mosca: il servizio doganale ha affermato che nel suo bagaglio sono state trovate cartucce di sigarette elettroniche "dall'odore specifico e un esperto ha stabilito che il liquido era olio di cannabis, che è una sostanza narcotica". Le immagini, rilanciate dai media russi, mostrano i controlli sul suo bagaglio. Ora Griner rischia potenzialmente da 5 a 10 anni e la sua detenzione potrebbe intrecciarsi con l'escalation di tensione tra Russia e Usa per la guerra in Ucraina.Video Telegram - Baza

Dai beni per l'Afghanistan all'Ucraina: da Sigonella parte la maxi donazione per la Caritas

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Oltre 13 pallet contenenti tonnellate di beni di prima necessità, da vestiti invernali a indumenti per bambini, sono stati donati dai militari dell’aeronautica militare e dai Marines della Us Navy di Sigonella alla Caritas di Caltagirone. Si tratta solo di una piccola quantità di beni in eccedenza che la base strategica del Mediterraneo si è vista recapitare quest’estate durante l’accoglienza di oltre cinquemila rifugiati afghani che hanno poi raggiunto gli Stati Uniti. A smistare l’enorme quantità di materiale ci sono oltre ai militari e al vescovo di Caltagirone gli studenti dell’istituto superiore Secusio. “Porteremo questi beni alle tante famiglie siciliane ridotte in povertà dagli effetti della pandemia, mentre una parte andrà in Ucraina per poter così assistere nel nostro piccolo la popolazione”, spiega Monsignor Calogero Peri.

di Alessandro Puglia

Ucraina, a Roma 50mila persone in piazza contro la guerra: "Si fermino le armi, intervenga l'Onu"

video Secondo gli organizzatori della Rete per la Pace e il Disarmo, erano 50mila le persone che hanno deciso di scendere in piazza e manifestare per la fine della guerra in Ucraina. Partito da Piazza della Repubblica, il corteo ha raggiunto Piazza San Giovanni. "Qui siamo tanti, ma molti altri sono scesi in piazza in tutta Italia per dire no alla guerra", ha detto Francesco Vignarca, coordinatore della Rete per il Disarmo. "Bisogna fermare l'aggressione di Putin, per questo deve intervenire l'Onu - ha aggiunto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil -. Credo che l'Onu dovrebbe andare in Ucraina e partecipare al tavolo delle trattative". "Oggi Gino Strada sarebbe stato sicuramente qua a gridare il no alla guerra", ha concluso Rossella Miccio, presidente di Emergency.Di Francesco Giovannetti