video Negli scontri di venerdì i soldati ucraini hanno catturato ai russi un insolito mezzo blindato, filmandolo come un trofeo. Si tratta infatti di una Lince, progettata dall’azienda italiana Iveco: un modello che ha avuto grande successo, esportato persino all’esercito britannico. La vendita a Mosca di questi veicoli militari risale al 2011, quando i rapporti con l’Occidente erano ottimi e il premier Silvio Berlusconi vantava l’amicizia con Vladimir Putin.L’armata di Mosca stava avviando il programma di modernizzazione, scegliendo per la prima volta nella storia equipaggiamenti stranieri. Così dopo una lunga selezione è stato firmato un contratto da un miliardo di dollari, che prevedeva la consegna di 358 Lince e la costruzione in Russia di altri 1300, affidata al gruppo statale Kamaz. Ma le fabbriche locali sono insorte, aggiornando velocemente i loro cataloghi e offrendo mezzi simili come il Tigr. Le pressioni sono state tali da spingere il Cremlino a rinunciare alla produzione in patria del blindato made in Italy.La Lince però è molto apprezzata dai generali russi. Dal 2012 è stata esibita nelle parate sulla Piazza Rossa. Oggi gli oltre trecento esemplari in servizio sono in dotazione alla polizia militare e agli incursori del Gru, il servizio segreto militare. Nei giorni precedenti l’invasione alcune di queste camionette sono state fotografate proprio in una colonna delle truppe d’assalto. Che evidentemente adesso le stanno impiegando in prima linea.Di Giancluca Di FeoSEGUI LA DIRETTAVideo Twitter
video Oltre mille persone, a Roma, hanno sfilato dal Campidoglio al Colosseo, lungo via dei Fori Imperiali, contro l'invasione russa in Ucraina. In testa al corteo il sindaco, Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il segretario Pd, Enrico Letta, il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli e il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi. Un corteo silenzioso, con lumini gialli e blu come i colori del Paese sotto attacco, interrotto dalle grida dei tanti ucraini residenti nella capitale che hanno srotolato una lunga bandiera nazionale proprio sotto il Colosseo.Di Camilla Romana BrunoSEGUI LA DIRETTA
video È durata oltre 24 ore la battaglia per il ponte Antonovskiy, la principale via d'accesso a Kherson. Nel video, girato venerdì mattina, si vedono i combattimenti tra gli ucraini (che sparano da sinistra) e i russi (da destra). La città è strategica per la sua posizione, tra la foce del fiume Dnipro e il mar Nero. Le colonne russe hanno raggiunto Kherson partendo dalla Crimea e per entrare in città dovevano necessariamente attraversarlo. Hanno conteso il ponte all'esercito ucraino da giovedì sera. Il primo assalto è stato respinto dai resistenti, ma la mattina di venerdì è stata decisiva: i russi sono tornati in forze e l'hanno conquistato. La guerra, ora, è arrivata in città.
video Fiaccole alzate, bandiere della pace ovunque. Il grido della città: "Fermatevi". In diecimila a Bologna contro la guerra in Ucraina. Sul palco il sindaco Matteo Lepore, il rettore Giovanni Molari, la vicepresidente della Regione Elly Schlein e Romano Prodi che si dice commosso da tanta folla e intensità: "Grazie, perché ne abbiamo bisogno". Parlano l'arcivescovo Matteo Zuppi, apre il monologo Alessandro Bergonzoni ("U-mani in alto"). E canta Gianni Morandi: "C'era un ragazzo che come me...". Bologna non si rassegna: no war.Video di Valerio Lo MuzioSEGUI LA DIRETTAValerio lo Muzio
article L’episodio stasera in salizada San Giovanni Grisostomo. Sul posto gli agenti della polizia locale e i sanitari del Suem
article L’attività rientra nel progetto di recupero firmato Artea. Il legale: «Pronti a tutelarci». Martini dà il via a una raccolta firme
eugenio pendolini
video In piazza Maggiore a Bologna diecimila persone hanno manifestato per la pace in Ucraina. Tra gli interventi sul palco anche quello di Gianni Morandi che ha cantato il suo popolare inno pacifista, risalente ai tempi del Vietnam, "C'era un ragazzo che come me".LEGGI L'ARTICOLOAgenzia Dire
video Un gruppo di donne ucraine ha cantato l'inno nazionale in piazza a Mirano per dire stop alla guerra che sta devastando il paese. (video Porcile)
video Ancora nessun commento da parte di Silvio Berlusconi sulla decisione di Putin di attaccare l'Ucraina. Il leader di Forza Italia ha preferito non rispondere, tagliando corto con un laconico "No" a chi gli chiedeva se avesse sentito il leader russo in questi giorni. Berluscon è stato intercettato al ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II. Tanti i curiosi che si sono fermati a scattare foto.Video di Daniele AlbertiSEGUI LA DIRETTA
video Ora è in auto per raggiungere la provincia di Udine ma l'esperienza di meno vissuta da Domenico Raguseo, originario di Molfetta ma da anni emigrato in Australia, al Nord Italia e oggi residente a Mosca, non sarà semplice da dimenticare. Per qualche ora si era trovato in Ucraina per recuperare un'automobile e portarla in Italia da un amico. Una casualità. Mai si sarebbe potuto immaginare di trovarsi nel pieno dell'uscita di migliaia di cittadini dalla nazione dopo gli attacchi russi - L'ARTICOLO