Caos al Cardarelli di Napoli, paziente trovato morto nel bagno tra i malati di Covid

video Un paziente ricoverato nell'area sospetti del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli, con probabile infezione da Covid-19 e per questo già in terapia, è stato trovato privo di vita nel bagno dell'area di pronto soccorso. A ritrovare il corpo è stato il personale dell'ospedale che ha notato l'eccessiva permanenza dell'uomo nella toilette. "A pochi minuti dal decesso - si legge in una nota dell'ospedale - ha iniziato a circolare in rete un video che mostra il corpo dell'uomo, girato approfittando dell'allontanamento dei soccorritori andati a prendere una lettiga sulla quale adagiare il corpo".

Caos al Cardarelli di Napoli, paziente trovato morto nel bagno tra i malati di Covid

video Un paziente ricoverato nell'area sospetti del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli, con probabile infezione da Covid-19 e per questo già in terapia, è stato trovato privo di vita nel bagno dell'area di pronto soccorso. A ritrovare il corpo è stato il personale dell'ospedale che ha notato l'eccessiva permanenza dell'uomo nella toilette. "A pochi minuti dal decesso - si legge in una nota dell'ospedale - ha iniziato a circolare in rete un video che mostra il corpo dell'uomo, girato approfittando dell'allontanamento dei soccorritori andati a prendere una lettiga sulla quale adagiare il corpo".

ArcelorMittal, festa per il lavoratore reintegrato e lo stop alla serrata

video Finisce tra gli abbracci, la giornata di agitazione all’ex Ilva di Cornigliano, a Genova. Dopo 48 ore di sciopero e presidio ai varchi merci dello stabilimento genovese di Arcelor Mittal, una mobilitazione voluta dalla Fiom senza l'appoggio di Fim e Uilm, il corteo di quasi mille operai (in moltissimi delle altre fabbriche cittadine) che ha attraversato la città fino alla Prefettura, dopo tensioni in serie e una lunga riunione tra le parti, porta a casa due risultati. La sospensione della serrata decisa dall’azienda come risposta alla mobilitazione sindacale, e (soprattutto) il reintegro di uno dei tre operai licenziati la scorsa settimana, colpevole esclusivamente di aver insultato il direttore di fabbrica su una chat privata di whatsapp. "Una vittoria politica e sindacale contro una multinazionale", ha commentato il diretto interessato, festeggiato dai colleghi all'annuncio del licenziamento rientrato.di Matteo Macor

Alberto Genovese, chi è l'imprenditore mago delle startup accusato di violenza sessuale

video Napoletano, ma milanese d’adozione. Alberto Genovese, 43 anni, laureato in Economia e Commercio all’università Bocconi, è accusato di violenza sessuale su una 18enne, durante una festa. È stato uno dei fondatori del sito Facile.it, piattaforma di comparazione per tariffe, assicurazioni e prodotti finanziari. Ha lasciato l’azienda nel 201,4 vendendola per 100 milioni di euro. Ha poi fondato il sito Prima Assicurazioni, finanziato dai colossi Goldman Sachs e Blackstone.A cura di Sofia Gadici Leggi l'articolo

Sassoli contestato dagli Europarlamentari a caccia della diaria

video Rivolta per la diaria all'Europarlamento di Buxelles. Il presidente, David Sassoli, è stato lungamente contestato durante la sessione plenaria di novembre, soprattutto dal tedesco Markus Ferber, del Ppe, infuriato con la presidenza per la decisione - presa in realtà con i capigruppo - di chiudere l’ufficio registri del Parlamento e privare gli eurodeputati della possibilità di firmare la presenza, per garantirsi la diaria da 323 euro al giorno. Da marzo, causa Covid, la maggior parte dei lavori parlamentari si svolge da remoto. Nonostante questo, nell’ultima plenaria di ottobre ben 350 eurodeputati si sono registrati, anche se poi soltanto in settanta si sono iscritti a parlare. Parlamentarri più interessati al portafoglio che a un intervento in aula, si potrebbe pensare. Le restrizioni, numeri alla mano, erano inevitabili: "Nel penultimo weekend - ha spiegato Sassoli - ci sono stati 171 casi di positività tra i parlamentari, assistenti e staff”. Il battibecco con Ferber è durato venti minuti.Video Parlamento Europeo

Calabria, il presidente Spirlì contro Gino Strada: "Non abbiamo bisogno di missionari africani"

video Ospite di Tagadà su La7, il il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, respinge con parole durissime l'ipotesi del Governo di coinvolgere il fondatore di Emergency Gino Strada per rimettere in sesto la sanità calabrese, dopo il licenziamento dell’ex commissario, il generale Saverio Cotticelli e le polemiche per la nomina del suo successore, Giuseppe Zuccatelli, che in passato aveva pubblicamente sminuito l'importanza delle mascherine: "Cosa c'entra con noi Gino Strada? La Calabria - ha detto Spirlì - è una regione dell’Italia, con fior di professori: non ci servono medici missionari africani, non vogliamo essere schiavizzati. Non abbiamo bisogno di geni che vengono dalle altre parti del mondo, men che meno del professore Strada".Video la7