Il canto della Liberazione nei vicoli di Genova

video Il canto della Liberazione risuona tra i vicoli di Genova, in un centro storico deserto. A suonarla la fisarmonica di Franco Piccolo, solo tra le panche vuote di San Torpete. Una piccola chiesa del centro cittadino dove il parroco, don Paolo Farinella, ha voluto festeggiare il 25 aprile chiamando il giornalista di Repubblica Massimo Minella a rievocare la storia di Campo 52 di Pian di Coreglia, l'unico campo di concentramento della storia della Liguria per prigionieri alleati e poi per internati civili fra cui ebrei, attivo dal 1941 al 1944, poi liberato dalle forze partigiane. "Una scelta dovuta, pur nel vuoto fisico di questi giorni, in cui oltre a festeggiare la liberazione dal virus del fascismo siamo costretti a combattere la pandemia - spiega don Farinella – Perché non possiamo tradire il significato di questo giorno proprio in un momento in cui lo si vuole inquinare. Il 25 aprile deve essere divisivo perché ci insegna da che parte stare, a non perdere la memoria perché è la memoria che ci salverà il futuro".di Matteo Macor

Bari, la signora Francesca compie 100 anni: il sindaco Decaro con fiori e mascherina sotto il balcone

video Il sindaco di Bari si presenta sotto casa di una cittadina per un motivo speciale: farle gli auguri di compleanno, per i suoi 100 anni. Antonio Decaro è andato sotto il balcone della signora Francesca, presentandosi con un mazzo di fiori – oltre che con mascherina e guanti – per poterla salutare: “Mi dispiace che non possiamo festeggiare tutti insieme, ma volevamo ricordare questo giorno importante”. I fiori sono arrivati alla festeggiata – che ha replicato con voce emozionata – in un cestino fatto calare dal balcone con una corda. Con il mazzo anche una pergamena della città di Bari. “Auguri a tutte le persone che in questo periodo stanno festeggiando le ricorrenze in maniera alternativa – scrive il sindaco su Facebook – inventando nuovi modi di stare vicini, anche se fisicamente lontani” a cura di Anna Puricellavideo: Facebook/ Antonio Decaro

I delfini nuotano tra Goro e Lido Volano

video I delfini nuotano nelle acque tra Goro e Lido Volano. Alcuni uomini in barca, probabilmente pescatori, hanno ripreso stupiti la scena. "Sono proprio qui attaccato", dicono. Intanto i mammiferi marini nuotano a pelo d'acqua, emergono in superficie e tornano sott'acqua. Sono tanti, sembra quasi una danza.db

Parla l'anestesista che individuò il "paziente 1" di Codogno: "Sono stata io la prima ad usare la parola coronavirus in ospedale"

video «Sono stata io la prima persona a citare la parola Coronavirus, proprio perché, mettendo insieme gli elementi del paziente, la possibilità, seppur remota ma plausibile, che si trattasse di Coronavirus c’era». Lo ha detto a Sky TG24 Annalisa Malara, l'anestesista che per prima ha individuato il "paziente 1" a Codogno.Sky

Ostuni, il video invita a scoprire che c'è tanto da vedere: "Il Coronavirus non ferma la bellezza"

video I flussi turistici del 2020 saranno solo quelli interni? E come risponderanno i punti di riferimento delle vacanze pugliesi? I dubbi attanagliano amministrazioni e operatori del settore, ma la bellezza delle città non passa. E c'è ancora tanto da vedere. È questo il messaggio lanciato dal Comune di Ostuni con il suo video promozionale, pubblicato in pieno lockdown da coronavirus. “Abbiamo la necessità di guardare con fiducia al futuro prossimo. – commenta il sindaco, Guglielmo Cavallo. – Anche se ancora in fase di emergenza sanitaria, stiamo cominciando a lavorare alle idee di accoglienza per l’estate 2020. La nostra città può assicurare una vacanza in sicurezza e nei prossimi giorni ho intenzione di sentire gli operatori turistici per fissare le regole in vista della fase 2”. La città bianca è deserta, come la costa e la piana degli ulivi monumentali. Ma la speranza di tornare a riviverle cresce sempre di più a cura di Gianvito Rutiglianovideo: internet/Comune di Ostuni

25 Aprile Roma, alla Garbatella un flashmob per la Liberazione

video Drappi tricolori alle finestre sulla facciata del Teatro Palladium, bandiere rosse e antifasciste dai balconi circostanti, canti partigiani e non solo: alla Garbatella la celebrazione della Festa della Liberazione si è svolta secondo le limitazioni dettate dall'emergenza-coronavirus ma non per questo è stata meno sentita degli altri anni. Alle 15 da finestre e balconi attorno piazza Nicola Romano, nel cuore del quartiere, cittadini di tutte le età hanno intonato "Bella Ciao", "Fischia il Vento", "El Pueblo Unido", "Viva l'Italia" di De Gregori e l'Inno di Mameli. A chiudere le celebrazioni il suggestivo passaggio delle frecce tricolori nel cielo assolato della Garbatella.mariacristina massaro/agf