Auto fuori strada a Fossalta, muore il conducente

article Lo schianto in corrispondenza di una curva, la vittima è di Teglio Veneto. Forse un malore ha causato la fuoriuscita
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video "Siamo in presidio dal 3 dicembre, da quando ci siamo resi conto di quest'enorme scavo senza nessun cartello che ci avvisasse di quello che stava per accadere. Si tratta della costruzione di un traliccio di 35 metri per un'antenna di ultima generazione 5G con 12 pannelli ripetitori. Abbiamo raccolto quasi 2000 firme ed abbiamo inviato una petizione a tutte le istituzioni competenti. Siamo preoccupati per la nostra salute, nell'arco di 200 metri ci sono già altre 5 antenne per la telefonia. In più la pericolosità del 5G è ormai nota, come si fa a mettere una cosa del genere a ridosso delle case? Questa è una seconda terra dei fuochi invisibile ma non meno devastante". Così Ciro Borrelli, uno dei residenti di via Mastellone a Napoli, dove gli abitanti sono in presidio permanente dal 3 dicembre per impedire la costruzione di un traliccio di 35 metri che dovrà ospitare un'antenna per la rete 5Gvideo ansa
video "Dopo la sentenza, per due giorni, stampa e politica ne hanno parlato. Dopo un silenzio assordante per una verità di cui non si doveva parlare". Il pubblico ministero e membro del Csm Nino Di Matteo, a Milano per un evento organizzato da Movimento 5 Stelle e Agende Rosse, si sfoga così dopo che nell'aprile del 2018 la corte d'Assise di Palermo ha emesso la sentenza di primo grado per la cosiddetta trattativa Stato-mafia. "Quella sentenza sbatteva in faccia una verità scomoda e cioè che - ha spiegato - mentre saltavano in aria magistrati e poliziotti una parte dello Stato trattava, che non evitò altro sangue ma ne provocò ulteriore e che molti uomini dello Stato avevano taciuto" di Andrea Lattanzi
article Genitori e residenti denunciano il traffico di fronte alla scuola media Gramsci, le elementari di Prozzolo e l’asilo di Campoverardo: «Non vogliamo la strage»
Alessandro Abbadirvideo "Io penso che il posto di una donna non sia dietro a un uomo ma davanti. Penso che una donna debba prendersi il suo posto, non quello che le impone la società". Così Miss Keta, prossima conduttrice de "L'altro Festival" sulla Rai, risponde a distanza ad Amadeus, travolto da una polemica a causa delle sue dichiarazioni interpretate come sessiste rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione di Sanremo. "Ci sono rimasta come un ghiacciolo - ha detto Myss Keta durante un evento organizzato dalla Treccani con Nicola Lagioia - ma sai che ti dico? Dopo questa siamo vicine alla conduzione del Festival, stai attento Amadeus" di Cristina Pantaleoni
article Da aprile anche i cargo da 6.500 Teus non faranno più scalo a Venezia. Il direttore del terminal Vecon: «Senza scavi rischiamo di essere tagliati fuori»
Gianni Favaratovideo "Stragi e omicidi non corrono rischio prescrizione ma è ovvio che una riforma che sospenda a un certo punto il decorso della prescrizione non può che andare incontro ad un'affermazione di giustizia e verità". Nino Di Matteo, già inquirente nella trattativa Stato-mafia e oggi membro del Consiglio Superiore della Magistratura, dice di guardare "con favore e senza scandalo" alla riforma della prescrizione proposta dal ministro Bonafede, e di non temere tempi allungati nei processi: "Abbiamo strumenti, anche non legislativi, per evitarli". Di Matteo ha spiegato inoltre che "sacche di impunità sono state generate dalla prescrizione, soprattutto per reati corruttivi, spesso imputabili a cosche mafiose". di Andrea Lattanzi
video Michela Murgia si scaglia contro Amadeus dopo le sue dichiarazioni sulla presenza femminile a Sanremo ("ovviamente sono tutte donne molto belle") e i complimenti alla modella Francesca Sofia Novello ("capace di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro malgrado la sua giovane età"). La scrittrice definisce "una porcata che fa schifo" la frase sulla ragazza e pretende dal conduttore del festival scuse ufficiali dai microfoni del Tg Zero di Radio Capital.
video Da quel 12 novembre, Agota Szendrei passa dalle quattro alle cinque ore al giorno, tutti i giorni, lungo i Murazzi sempre in compagnia di Fido, il suo pastore ungherese. Lei, scultrice austriaca di origini ungheresi, dalla scorsa estate vive al Lido insieme alla famiglia. La molla è scattata dopo i 187 centimetri che hanno colpito Venezia e le sue isole: «Quando ho visto la devastazione dopo l’acqua alta, mi veniva da piangere per la quantità di rifiuti lungo la riva». In accordo con Veritas, che raccoglie i sacchetti accumulati, negli ultimi mesi Agota ha raccolto quintali di rifiuti di ogni genere. Oltre a realizzare sculture artistiche dai pezzi di legno abbandonati, la sua è una vera e propria missione di civiltà. Nelle ultime settimane è riuscita a coinvolgere gli studenti della Vettor Pisani e ad attirare l'attenzione di tanti curiosi. Così ha deciso di organizzare uscite collettive (martedì e giovedì alle 15.30, punto di ritrovo ai Murazzi all'altezza delle Case Gialle, località Terre Perse).Andrago
video "Eccola la pantera, guarda com'è grossa". A San Severo è allerta dopo l'avvistamento di una pantera nera nel pomeriggio del 15 gennaio: un operaio ha denunciato di aver visto l'animale alla periferia della città e da quel momento sono scattate le ricerche. Il sindaco della città in provincia di Foggia, Francesco Miglio, ha invitato i cittadini "alla prudenza, anche se la situazione è costantemente monitorata e sotto controllo". Ma la psicosi è dietro l'angolo e un gruppo di persone ha filmato un animale che si muove nelle campagne e contemporaneamente ha chiamato i carabinieri. Il filmato è all'esame del personale veterinario e degli investigatori per verificare quale sia l'animale ripresoda ufficio stampa comune San Severo