Afghanistan, il racconto dei profughi hazari: "A Kabul rischiavamo la morte"

video Tra i profughi salvati in queste ore dal ponte aereo tra Italia e Afghanistan allestito dall'esercito italiano ci sono anche alcune persone di etnia hazara, musulmani sciiti presi particolarmente di mira dai talebani. Due di loro che abitano in Italia da anni, ma tornati negli scorsi mesi nel proprio paese per recuperare le famiglie, raccontano come è ora Kabul. "L'Italia ci ha salvato due volte, quando mi ha accolto la prima volta e adesso", spiega uno di loro. "I talebani sono un gruppo di terroristi, donne e giovani non sono più al sicuro", aggiunge l'altro. Ora si trovano nella base militare di Roccaraso, in Abruzzo, dove devono scontare il periodo di quarantena dovuto al Covid-19 A cura di Francesco Giovannettivideo Esercito

Usa, allarme bomba a Capitol Hill: uomo mostra ordigno in diretta su Facebook

video Un video in diretta su Facebook mostra un uomo dentro a una furgone parcheggiato su quello che pare essere un marciapiede vicino alla Biblioteca del Congresso, a Washington. "Se volete tirarmi fuori, tiratemi fuori. Ma quando i patrioti arrivano, siete voi a essere in pericolo. Cinque di noi sono già qui e io sono solo il piccoletto, sono quello che parla. Quindi se decidete di far saltare il mio furgone è una vostra decisione. Sta a te Joe (Biden, ndr). Io sono pronto a morire per la causa. E poi si parla di rivoluzione. La rivoluzione è in corso, è qui, è ora", le sue parole. video Reuters

Afghanistan, poliziotto addestrato in Italia: "I talebani sono venuti a cercarmi: non sono cambiati"

video Giunto in Italia grazie a uno dei voli del ponte aereo tra Roma e Kabul, un poliziotto afgano ma formato nell'accademia militare di Modena, racconta le ultime ore vissute in Afghanistan. "Fin dalle prime ore ci siamo resi conto della minaccia per le nostre famiglie, un incubo”, testimonia dalla base militare di Roccaraso, in Abruzzo dove è ora in quarantena. “Un giorno un gruppo armato è venuto a cercarmi a casa, così ho deciso di contattare l'Ambasciata italiana e sono stato evacuato. I talebani non sono cambiati, il loro atteggiamento verso le donne, i bambini e le scuole non è cambiato", ha concluso il poliziotto, la cui identità viene mantenuta segreta per ragioni di sicurezza A cura di Francesco GiovannettiUfficio stampa della Difesa